NOCI – A Noci quando si parla di mafia lo si considera sempre come un tema lontano e che non possa in nessun modo riguardare la cittadina murgiana. Ed invece stando all’ultimo rapporto della DIA la tendenza dei gruppi criminali, soprattutto quelli legati alle famiglie baresi, è quella di estendersi alla provincia.
Non a caso sul finire del mese scorso proprio a Noci il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza ha dato esecuzione ad un sequestro di beni proprio in virtù del nuovo codice antimafia. Ben vengano quindi tutte le iniziative pubbliche tese a parlare della tematica che ancora oggi nella nostra cittadina sembra un tabù da sfatare.
Ne è stato un esempio l’incontro svoltosi presso la scuola “Agherbino” dove a parlare è l’ex magistrato Gian Carlo Caselli che ha ricordato come l’importanza della legalità sia nel titolo dell’iniziativa Cambia-menti. «La nostra mente – dice – è abituata a pensare così, tanto a me in tasca non me ne viene niente. Se, invece, ci pensiamo e cambiamo la nostra mente quando ce n’è bisogno, la legalità conviene, è un vantaggio, ci fa star bene e migliora la qualità della nostra vita». La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie ha fatto si che a Noci si parlasse anche di verità per promuovere la giustizia, invitando a parlare il ricercatore e scrittore Andrea Appollonio.
Tutto ciò deve far smuovere le coscienze di chi sostiene la tesi che la mafia non esista o che sia distante anni luce da noi, ed invece è più vicina di quanto ci si possa pensare.