Legalità: Gian Carlo Caselli incontra gli studenti dell’Agherbino

NOCI – In occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e nell’ambito del progetto Cambia-menti è stato organizzato, lo scorso 20 marzo presso le sedi di Noci e Putignano dell’IISS Agostino Agherbino, un incontro sul tema della legalità con due rappresentanti dell’Associazione Libera, ovvero l’ex magistrato Presidente Onorario Gian Carlo Caselli e il responsabile Regionale Mario Dabbicco.

«“Cambia-menti” è un progetto per promuovere una serie di incontri con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi ai temi della legalità e della giustizia», ha spiegato la professoressa Grazia Corigliano, referente del progetto. «Noi pensiamo che la scuola debba essere testimone di speranza per costruire un futuro diverso. Questo incontro è stato organizzato per incentivare percorsi di speranza per accompagnare i ragazzi al compito arduo che è la vita». All’incontro hanno partecipato anche il preside dell’istituto Rocco Fazio e il sindaco di Noci Domenico Nisi.

Come abbiamo già detto, l’incontro è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione Libera, «un’associazione presente da una decina d’anni in Puglia e nata dopo le drammatiche tragedie del ’92, ovvero la strage di Capaci e di Via D’Amelio, che furono il segno massimo del tentativo della Mafia di imporre il suo volere sullo Stato» ha riferito Mario Dabbicco. «L’associazione, in genere, si associa a Don Luigi Ciotti e si pone l’obiettivo di organizzare un gioco di squadra tra associazioni che hanno nel DNA l’idea della legalità». Infatti, il fine è creare una rete tra associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi, parrocchie e gruppi scout che hanno nel proprio statuto l’impegno per la legalità. «Così nasce “Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. E la mafia per cui ci battiamo comprende la mafia siciliana, la ‘ndrangheta calabrese, la camorra napoletana ed anche le mafie pugliesi come i tre gruppi criminali sul Gargano, la Sacra Corona Unita nel Salento e i 14 gruppi criminali tra Bari e Provincia». Inoltre, come si legge sul sito ufficiale, l’impegno di Libera «non è solo contro le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, ma è per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza all’altezza dello spirito e delle speranze della Costituzione».

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Ed entrando nel vivo dell’incontro, è Gian Carlo Caselli, procuratore simbolo della lotta alla mafia e al terrorismo, a spiegare ai ragazzi cosa significa legalità. «L’importanza della legalità sta nel titolo dell’iniziativa “Cambia-Menti”. Concepire la legalità in questo modo cambia la nostra mente per preparala ad un futuro diverso e più conveniente per noi. La nostra mente se non cambia, è abituata a considerare la verità un fastidio. Oppure, se non cambiamo la mente siamo abituati a considerare la legalità un problema tra guardie e ladri. Se vincono i primi, va bene, se vincono i ladri, pazienza. La nostra mente è abituata a pensare così, tanto a me in tasca non me ne viene niente. Se, invece, ci pensiamo e cambiamo la nostra mente quando ce n’è bisogno, la legalità conviene, è un vantaggio, ci fa star bene e migliora la qualità della nostra vita». Inoltre, la legalità è strettamente legata alla felicità. «Negli USA hanno una costituzione che tra i tanti emendamenti, prevede anche il diritto alla felicità. Noi abbiamo una costituzione molto bella, forte, intramontabile perché è il risultato di una unità nazionale straordinaria. Ma tra i tanti diritti, quello alla felicità non lo troviamo. Se lo sono dimenticati? Io non credo. Non lo hanno scritto perché il diritto alla felicità ce l’abbiamo dentro, nella mente e nel cuore come naturale aspettativa per il futuro. Tutti noi non possiamo non avere una speranza sulla felicità per il nostro futuro. E da cosa dipende la felicità? Da vari fattori come la famiglia, la scuola, il lavoro e la fortuna. Ma a questi, secondo me, bisogna aggiungere la legalità. Perché se è vero che la legalità conviene e consente di avere più risorse a disposizione per vivere meglio, allora il nostro futuro, la nostra felicità, dipende anche dalla legalità. Quindi bisogna rimboccarsi le maniche e darci dentro perché è nostro interesse avere più legalità per vivere meglio ed essere più felici».

Il progetto si è concluso con la partecipazione alla tradizionale marcia di Libera per ricordare le vittime di mafia che si è svolta a Foggia nella mattinata di ieri 21 marzo, giorno dedicato alla Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

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