NOCI – Si è svolto lo scorso mercoledì 1 giugno presso il Chiostro di San Domenico l’evento conclusivo della rassegna di letteratura 2016, organizzata dall’associazione culturale Didiario. Si è trattato di una tavola rotonda intitolata “Leggere oggi”, tema affrontato dai numerosi ospiti intervenuti nel corso della serata, moderata dal direttore della Biblioteca Comunale Giuseppe Basile e dall’insegnante Annalisa Ventrella. I relatori intervenuti si sono trovati di comune accordo riguardo l’urgente carenza dei lettori, ed hanno cercato di incoraggiare i ragazzi di scuola media e superiore presenti, ad appassionarsi alla lettura poiché essa approfondisce la conoscenza di sé ed arricchisce la propria personalità.
La prima ad esporre le sue considerazioni è stata la scrittrice e poetessa Giusi Quarenghi, ospitata anche nella mattinata di mercoledì presso la biblioteca per l’incontro ravvicinato con i ragazzi della scuola media “Gallo”, dando loro molteplici stimoli, ed input per aprire la mente. «La lettura è minacciata da una fama troppo buona, se ne parla troppo bene rispetto a quanto la si pratichi e spesso chi la prescrive non la pratica. Pochi hanno la generosa consapevolezza che la lettura non si può comandare. Un vero lettore legge tanto e bene e l’autore gli offre l’opportunità d’incontrarsi con se stesso, ponendolo a contatto con cose che fuori dalla lettura non conoscerebbe» ha affermato, aggiungendo: «Il gioco della vita è ribaltare quello che si considerava un insuccesso in una vera storia. Trovate il modo di essere padroni del vostro tempo, trovate tempo per perdere tempo».
Giuseppe Basile, invece, ha affrontato il tema da un punto di vista differente, rispondendo alla domanda “la lettura un diritto assicurato?”. «La lettura è una continua costruzione di significati, è un diritto e dobbiamo smetterla di considerarla solamente un passatempo perché essa consente di esercitare i diritti della cittadinanza. Un libro apre a molte opportunità, serve a guardare il mondo sempre con un rinnovato piacere» ha esposto al pubblico presente.
La testimonial dell’iniziativa è stata la senatrice e Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione Angela D’Onghia, la quale si è fatta promotrice dell’iniziativa e della battaglia condotta da Annina Laruccia, presidente di Didiario, che continua a lottare per diffondere l’amore per la lettura specialmente tra i ragazzi che saranno il nostro futuro, e che per l’occasione ha letto il brano “Perché leggere? Perché scrivere?” tratto dal libro di Giorgio Bassani “Gli occhiali d’oro”, una lettera sull’utilità della letteratura. «Oggi stanno sparendo le librerie perché le vecchie generazioni non sono riuscite a trasmettere l’amore per la lettura. I ragazzi vanno accompagnati per suscitare in loro la passione per la lettura e se facciamo tornare l’etica e l’amore nelle scuole lo facciamo nell’intero paese» ha sostenuto la senatrice riscontrando l’appoggio di tutti i presenti.
Il sindaco Domenco Nisi ha invitato tutti a ricavarsi del tempo da dedicarsi, ed assaporare, attraverso il libro, una dimensione che oggi ci sfugge a causa della freneticità delle cose. L’insegnante della scuola media di primo grado Gallo Giovanna D’Onghia, invece, ha raccontato il progetto condotto a scuola insieme agli alunni per educare alla lettura, «perché i lettori innamorati della lettura saranno delle menti pensanti» ha dichiarato.
Inoltre, sono intervenute due editrici Alessandra Minervini e Cinzia Ponticelli, due donne che hanno raccontato le loro differenti esperienze di vita sempre a contatto con i libri, incentivando i presenti a sfruttare le nuove tecnologie per favorire la lettura poiché è su internet che sono i lettori, ed identificando il ruolo più importante nelle agenzie educative che devono dare il buon esempio, come condiviso dalla presidente dell’associazione Genitori e Simpatizzanti Marta Dongiovanni, la quale ha raccontato la sua esperienza da mamma concludendo con una celebre frase di Roberto Denti “I ragazzi non assorbono solo le idee, assorbono soprattutto gli esempi”.
A concludere è stata la psicologa ed assessora alla cultura Lorita Tinelli con la frase di Umberto Ecco: “Una persona che non legge avrà vissuto solo la sua vita, una persona che legge ne avrà vissute cinquemila”.