NOCI – “Davide contro Golia”, “uno su cinque mila ce la fa”, “il Sogno si avvera”, mille potrebbero essere i titoli per quella che è una vera e propria favola appena materializzatasi a Leicester in Inghilterra. Una piccola squadra, fatta da improbabili e sconosciuti calciatori, con poche risorse finanziarie, che fino a due anni fa militava in serie B e che l’anno scorso si è salvata per miracolo, ebbene, quella squadra ha sfidato le blasonate squadre milionarie di sceicchi e petrolieri ed ha vinto in campionato inglese, entrando nella storia per la prima volta.
Questa favola ha tuttavia un cuore italiano e vogliamo raccontarlo con orgoglio. Infatti l’allenatore del Leicester si chiama Claudio Ranieri, 64 enne di Roma, un uomo semplice, sentimentale, emozionale, che ha allenato squadre italiane importanti, come: Juve, Roma e Inter. Ranieri, come ogni buon profeta, era stato un po’ snobbato in Italia. Ma adesso, in ambito sportivo, Claudio Ranieri è il personaggio più noto e famoso al mondo, ed insieme a lui ha portato l’Italia sulla vetta della notorietà sportiva, tutte le televisioni del mondo ne parlano.
Tutta la città di Leicester, la società, i calciatori, tutti meritano un grande plauso, ma su tutti, questa fantastica storia, porta la firma di Claudio Ranieri, che ha due meriti: intelligenza calcistica e qualità umane. Da un punto di vista “tecnico tattico” (per dirla alla Capello) ha disegnato un modulo di gioco compatibile con le caratteristiche di questi giocatori semisconosciuti. Sapendo che avevano fisicità e velocità, mentre erano carenti sotto il profilo tecnico e del possesso palla, Ranieri ha messo in campo la sua intelligenza ed umiltà calcistica, ha sviluppato il gioco in profondità ed è stato premiato. Lo spirito di adattamento ed intuitivo tipico degli italiani lo ha portato in vetta.
Ma il grande merito di Ranieri, che lo consegnerà alla storia, è sotto il profilo umano. Noi italiani siamo apprezzati in Inghilterra per le nostre qualità relazionali, per saper entrare nelle relazioni con il sentimento e l’empatia che ci distingue nel mondo. E questo ha fatto Ranieri, è entrato in punta di piedi e piano piano ha conquistato il cuore, la fiducia e la mente dei suoi calciatori. Ranieri ha scavato nelle qualità morali, umane e valoriali dei suoi uomini, ha portato a consapevolezza queste qualità, gli ha infuso una fiducia crescente e li ha resi uomini vincenti, non solo sotto il profilo sportivo, ma soprattutto umano.
In Italia siamo abituati a vedere i famosi e viziati fuoriclasse fare feste e bagordi eccessivi, nel lusso sfrenato. Invece stasera tutti i “ragazzi”, giocatori del Leicester, guardare la partita che gli avrebbe consegnato la Premier League a casa di Vardy. E poi tutti insieme uscire a festeggiare coi tifosi. Oggi il Leicester ci insegna che si può vincere con poco, coi valori, con l’impegno, col gioco di squadra e con l’empatia che noi italiani sappiamo esportare. Complimenti Leicester, complimenti Claudio Ranieri, complimenti alla parte buona dell’italianità.