NOCI – Termina 4 – 1 la prima giornata di andata del campionato regionale per i Giovanissimi di Calcio a 5. È invece previsto per venerdì 15 il debutto della categoria Allievi. Il mister Giuseppe Lippolis spiega a LeggiNoci obiettivi, difficoltà e punti di forza delle squadre nocesi.
Esordio con sconfitta per i Giovanissimi Regionali di domenica. Come giudica il risultato? Cosa non ha funzionato? Di cosa invece è soddisfatto?
Sconfitta a mio giudizio immeritata in quanto maturata per una serie di episodi negativi a fronte di una gara abbondantemente dominata sotto il profilo del gioco. Non ho niente da recriminare ai miei giocatori in quanto, soprattutto nel secondo tempo, abbiamo manifestato un buon gioco nonostante i nostri avversari fossero, fisicamente parlando, molto più prestanti rispetto all’altezza media dei miei ragazzi. Certo si può fare ancora di più, magari dobbiamo cercare di essere più concreti sotto porta, ma sicuramente ripartiremo dal buon secondo tempo di Sammichele dove l’intensità di gioco ha messo in difficoltà una squadra più esperta della nostra.
Prossimo appuntamento di Campionato per i Giovanissimi: 17 gennaio, in casa, contro lo Sport Five S.r.l. Con quale spirito si affronterà la partita? E con quali aspettative?
Squadra sicuramente difficile da affrontare, data la grande tradizione che ha in questa disciplina e quindi occorrerà fare una partita attenta in fase difensiva con l’auspicio di concretizzare quante più azioni possibili rispetto a quelle create.
Quali sono le squadre più competitive e il nemico più temuto del campionato?
Le squadre più competitive nel nostro girone, senza ombra di dubbio, sono il Thuriae, lo Sport Five ed il Sammichele.
E’ invece previsto per venerdì 15, ore 16.00 a Martina Franca, il debutto degli Allievi Regionali di Calcio a 5. Per gli under 16 il 2015 si è concluso nel segno di un notevole successo: vittoria del Torneo “Christamas Futsal Cup”, con la premiazione di Giulio Caldaralo quale miglior portiere. Le mie domande restano le medesime: aspettative, difficoltà, obiettivi, squadre favorite del campionato.
La gara di venerdì si presenta insidiosa data la competitività tecnica dei nostri avversari e soprattutto il fattore campo, infatti – ahimè – la partita si svolgerà su un campo sintetico all’aperto. Cercheremo di dare il massimo e di fare la partita così come la stiamo preparando, non sarà facile ma sicuramente i miei ragazzi daranno il meglio per ben figurare all’esordio assoluto in questa disciplina per loro completamente nuova. Il campionato allievi ritengo sia molto più equilibrato rispetto a quello dei giovanissimi senza una vera pretendente alla vetta ma mi aspetto delle partite sulla carta combattute fino all’ultimo minuto data la competenza dei tecnici ma anche l’esperienza che, al contrario nostro al debutto assoluto in questo sport per entrambe le categorie, vantano gruppi di ragazzi che giocano a futsal insieme da diversi anni. Se però dovessi individuare delle squadre una spanne sulle altre direi sicuramente Futsal Cisternino e Calcio Mania Lama Calcetto. Nel periodo natalizio io ed i tecnici Ivan D’Aprile e Claudio Leoci abbiamo deciso di organizzare un torneo a Putignano dato il protrarsi dei tempi di inizio del campionato chiamandolo “Christmas futsal cup” dove contro ogni pronostico ci siamo qualificati al primo posto dopo una bellissima finale combattuta all’ultimo respiro contro la New Team Putignano vinta solo dopo i calci di rigore. Altra nota positiva a corredo di un buon lavoro fatto dal preparatore dei portieri Simone De Marinis, la premiazione del nostro Giulio Caldaralo quale miglior portiere.
Vede i suoi atleti, dell’una e dell’altra categoria, carichi e pronti agli impegni che li attendono? Crede che questi ragazzi possano avere ampi margini di miglioramento?
I miei ragazzi sono sicuramente inesperti in questa disciplina che se pur apparentemente simile al calcio, presenta delle diverse peculiarità. Stiamo lavorando sodo soprattutto sotto l’aspetto tattico in quanto un terzo dei miei ragazzi giocava a calcio a 11, un terzo praticava fino ad adesso altri tipi di sport e un terzo negli ultimi anni non svolgeva attività fisica o addirittura non l’ha mai svolta. Noto con piacere dei piccoli miglioramenti in ognuno di loro ed è per questo che nutro fiducia nelle loro potenzialità e non mi stancherò mai di invitarli ad essere costanti e umili in ciò che fanno. Solo le persone umili e che lavorano sodo alla lunga emergono. Sta tutto nelle loro mani ed è importante quindi che si pongano in una certa maniera e non si facciano travolgere dalle difficoltà qualunque esse siano.
Veniamo al suo lavoro di mister. Le risulta facile ed immediata la comunicazione con i ragazzi o usa un metodo ben preciso?
Sicuramente per me passare da allenare gli adulti, come ho fatto finora, ai ragazzi ha rappresentato una difficoltà soprattutto nella parte iniziale ma ben presto si è creata tra me e le due squadre che alleno la giusta chimica. Certo, non tutti sono ligi e costanti negli allenamenti ma con il tempo mi auguro di poter amalgamare verso l’alto il tasso tecnico-tattico dei due gruppi. Sono felice perché si stanno appassionando a quello che per loro fino a poco tempo fa era un mondo estraneo ed è bello quando i ragazzi ti seguono e si allenano con la felicità negli occhi e la voglia di stare sempre in campo a tirare calci ad un pallone. Ritengo indispensabile che ognuno di loro creda in se stesso e in ciò che fa prima ancora di credere in quello che il mister dice loro di fare, è questo il vero segreto di chi ha grandi ambizioni non solo nello sport ma nella vita in generale.
Essendo molto giovani crede che per loro lo sport, nella fattispecie il calcio a 5, possa essere un mezzo educativo? Come, secondo lei, il mister può aiutare a far crescere ogni singolo giocatore?
Sì, il calcio a 5 può essere un mezzo educativo come tutti gli sport o tutte le attività di gruppo. Lì dove c’è interazione tra più persone è ovvio che per il quiete vivere ci siano delle regole di convivenza. Reputo anche, fin dai tempi in cui allenavo gli adulti, il mister una figura non solo tecnica ma anche educativa. Parte tutto da noi, se noi tecnici siamo a monte coerenti, giusti, educati e carismatici è molto probabile che i nostri piccoli atleti si ispirino a noi. Al contrario ho avuto modo anche durante delle amichevoli precampionato di avere a che fare con allenatori scorretti e maleducati che stavano plasmando a propria immagine e somiglianza dei ragazzi: questo per me costituisce un grande dispiacere perché sono certo che a lungo andare, quei ragazzi non diventeranno delle brave persone. Per quanto concerne invece le mie scelte su chi giocherà di più e chi meno, sono sempre stato sincero fin dal principio, chi si allena con impegno e costanza, chi è educato e chi ascolta le mie istruzioni sarà premiato, chi non lo farà no a prescindere da quanto talentuoso possa essere. Dico sempre ai miei ragazzi che la vita è ingiusta e spesso ci riserva delle cose spiacevoli quindi se non c’è meritocrazia nella squadra in cosa dobbiamo più credere? Sono questi gli ideali a cui mi rifaccio.
Quanto pensa sia importante la capacità del mister di creare un legame con i calciatori e tra i calciatori?
È importante, come dicevo prima, creare un amalgama all’interno del gruppo ed è per questo che il feeling tra allenatore e giocatori dev’essere nutrito nel tempo affinché dando noi per prima qualcosa ai ragazzi che seguiamo loro siano pronti a dare qualcosa a noi. Ed è altrettanto importante creare la giusta chimica tra loro stessi al fine di fargli collaborare e sacrificare l’un l’altro, il più delle volte non è la squadra più tecnica a vincere ma quella più affiatata e noi fortunatamente sotto questo punto di vista vantiamo due squadre molto coese tra loro. Non saremo i più forti, non saremo i più esperti ma sicuramente in termini umani il nostro gruppo non ha nulla da invidiare a nessun altra squadra ed è per questo che mi ritengo un allenatore fortunato. Sono certo che nel tempo i miei ragazzi e i miei piccoli ometti, cosi come li chiamo io, mi daranno tante soddisfazioni. Ho fiducia in loro e nelle loro capacità.