NOCI – Il Gruppo di Lavoro impegnato nella stesura del programma politico per le prossime amministrative ha analizzato i dati dell’Osservatorio del Turismo Pugliese. Il quadro emerso è netto. La Puglia è una regione straordinaria ed ha un trend di richiamo turistico in crescita, soprattutto per gli stranieri, significativamente migliore rispetto alla media Italiana. Turismo significa molte cose positive: sviluppo, economia, progresso, socialità, identità. E per i comuni a vocazione turistica inespressa, come Noci, significa soprattutto opportunità. Ma qual è oggi la performance turistica nocese? Insufficiente!
Confrontando Noci con il dato regionale scopriamo che nel 2016, anno di ulteriore crescita turistica per la Puglia, abbiamo attirato meno di mezzo turista per abitante, mentre il dato regionale è il doppio. I pochi che arrivano soggiornano per circa due giorni, mentre al livello regionale è quasi quattro giorni. Un confronto più corretto va fatto con i comuni limitrofi: Mottola, Gioia del Colle, Putignano, Turi, Castellana Grotte, Alberobello, Locorotondo. Noci è tra gli ultimi, il confronto con Alberobello è impietoso: il rapporto turisti arrivati per residente è di ben 23,6 volte più alto di Noci. Ma ci superano significativamente anche Castellana Grotte (3,6), Locorotondo (1,6) e così via. Solo Turi e Putignano hanno fatto peggio di Noci. Inoltre, nel nostro comprensorio la popolazione nocese pesa il 13%, mentre è solo del 4% la percentuale di arrivi che abbiamo attirato nel 2016.
Quindi, cosa ci dicono questi dati? Innanzitutto che Noci sta perdendo un treno di opportunità. Siamo fuori dal mercato che conta e che porta benessere. A guardare i risultati, le politiche turistiche e di marketing territoriale sono state inesistenti e/o inefficaci. Le amministrazioni Liuzzi-Morea-Nisi-Marino, unitamente agli assessorati preceduti e presieduti da Vittorio Lippolis, non sono all’altezza della sfida. Hanno puntato tutto sugli appalti (piste ciclabili inutilizzate, museo dei ragazzi, strisce blu, pubblica illuminazione) e qualche logo abbozzato (Visit Noci) e niente più. Di fatto nessuna attenzione seria e nessuna analisi strategica, scientificamente basata, è stata riservata al settore turistico. Se per ogni nocese, in un anno intero, arriva meno di mezzo turista, vuol dire che il potenziale di Noci è stato ignorato.
Adesso è il momento di cambiare aria, di rimboccarsi le maniche e di fare scelte buone, mettendo Noci prima di tutto. Avremo modo di elaborare e mostrare alla cittadinanza le nostre proposte fattive per portare a Noci benessere ed entrare nei nuovi mercati che contano, quelli sani, profittevoli ed ecosostenibili.
Enzo Bartalotta
Presidente di La Scelta Buona.
Fonte dati: http://www.agenziapugliapromozione.it