NOCI – “Una svista, scarsa attenzione? Certo è che il Comune non può permettersi di perdere finanziamenti di vitale importanza per la sicurezza delle cose e delle persone”. Il progetto per realizzare un nuovo collettore per le acque di pioggia è stato bocciato dalla Regione Puglia.
“Dobbiamo attendere ancora molto tempo per mettere il centro abitato in sicurezza nel caso le ricorrenti abbondanti piogge si riversassero sulle nostre case e allagassero le nostre strade”. Così il gruppo consigliare “Insieme Noci 2018” in una pubblica denuncia “dell’inefficienza dell’Amministrazione Nisi nell’affrontare le emergenze vere, quelle che non sai mai come ti capita, che rappresentano purtroppo un rischio potenzialmente permanente a causa dell’imprevedibilità dei rovesci atmosferici”.
La Regione, con atto dirigenziale dello scorso 9 ottobre, ha reso noto la graduatoria delle istanze presentate dai Comuni pugliesi che hanno presentato richiesta di finanziamento per realizzare “infrastrutture per il convogliamento e lo stoccaggio delle acque pluviali”. Noci è stata esclusa dall’elenco dei Comuni virtuosi perché la proposta “non è ammissibile formalmente ai sensi dell’art.9 in quanto carente degli elaborati di cui all’art.11. Insomma una sonora bocciatura”.
“Leggendo la nota regionale – sottolineano i consiglieri comunali D’aprile, Liuzzi, Mansueto e Morea – si evince che l’amministrazione si è resa responsabile di una grave carenza procedurale, ovvero ha richiesto il finanziamento senza produrre documentazione sufficiente e probante”. “C’è il comparto urbano a nord dell’abitato – spiega la nota dei consiglieri di opposizione – che necessita di interventi idonei a regimemtare il deflusso delle acque piovane che infatti causano danni invadendo la massicciata delle Ferrovie Sud-Est, allagano le strade e portano l’acqua nelle abitazioni e nei fondi agricoli”. “L’occasione di utilizzare i fondi europei – spiegano – è unica e pertanto il diniego della Regione alla istanza incompleta del Comune suona come una beffa per la comunità nocese”.
“C’è tempo per correre ai ripari presentando al Dipartimento delle Opere pubbliche della Regione l’integrazione di documenti ed elaborati affinché si possa sperare di essere inseriti tra i Comuni beneficiari” concludono i consiglieri D’aprile, Liuzzi, Mansueto, Morea.