NOCI – Lacrime e preghiere, sguardi pieni di paura, attese lunghissime prima di conoscere la traccia del compito, occhi severi dei professori e suggerimenti che provano a viaggiare da un banco all’altro. È l’esame di maturità: temuto, eppure atteso con ansia febbrile. Quest’anno, però, nell’era della pandemia, nulla è com’era un tempo e molte certezze sono ormai dissolte, persino quelle sulla modalità di fine percorso scolastico.
I maturandi del 2020 saranno chiamati ad una prova nuova, ma parimenti importante e che, indubbiamente, porterà comunque con sé quel senso di timore e soddisfazione che da sempre caratterizza questo momento. Lo scorso 18 aprile, la ministra Lucia Azzolina ha comunicato di aver firmato un’ordinanza che prevede una revisione della struttura della commissione: i 6 docenti saranno tutti interni, soltanto il presidente sarà esterno.
Per evitare assembramenti non sarà possibile svolgere le consuete prove scritte ed in merito al colloquio orale, non sono ancora state definite le modalità di svolgimento. Con buona probabilità avverrà da remoto, ma la ministra Azzolina ha precisato con un post sulla sua pagina: «auspico davvero che ci sia la possibilità, come anche tanti ragazzi ci stanno chiedendo, di svolgere almeno l’orale in presenza. Ovviamente nelle giuste condizioni di sicurezza per la salute di tutti».
Ma a Noci, i maturandi come stanno vivendo l’apprestarsi di questo momento? Lo abbiamo chiesto ad alcuni liceali nocesi: Giovanni Zito, iscritto al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Noci; Lorenza Lopinto al quinto anno del Liceo delle Scienze Umane di Noci e Sabrina Notarnicola, frequentante il Liceo Majorana Laterza di Putignano.
Quali sono, a tuo parere, i pro e i contro di questa nuova formula di esame?
Giovanni: Al momento spero ancora di poter rientrare a scuola entro il 18 Maggio, per poter svolgere l’esame normalmente. Se così non fosse, l’esame si ridurrà ad un maxi-colloquio orale che, se si dovesse svolgere da remoto, non ci permetterebbe neanche di vivere il ‘fattore ansia’ che c’è nel sedersi davanti alla commissione, che, pur essendo composta da membri interni, sono sicuro che rimarrà imparziale e giusta in ogni caso.
Lorenza: L’esame che svolgeremo ha i suoi pro: essendoci solo una prova orale possiamo concentrarci e prepararci al meglio su essa, approfondire meglio gli argomenti da esporre, portare un resoconto del nostro percorso, ci sentiremo sicuramente più a nostro agio davanti ad una commissione con membri interni. Ma ha anche i suoi contro: non stiamo vivendo a pieno un momento fondamentale della nostra vita, l’esame di maturità ci dovrebbe già inserire in una prima ottica di esame universitario, ma purtroppo questa volta sarà affrontato diversamente, svolgendosi da remoto. Ci mancherà recarci “fisicamente” nel luogo che ci ha accolto per cinque lunghi anni e concludere li tutto il nostro percorso e sentire la vicinanza sia di professori che di compagni di classe.
Sabrina: Non avrei mai immaginato di poter svolgere gli esami di maturità attraverso uno schermo, per giunta nel pieno di una pandemia. Tuttavia, l’unico vantaggio potrebbe essere quello di non affrontare la prima e la seconda prova scritta, ahimè, quelle che richiedevano un certo livello di preparazione teoricamente acquisto durante tutti i cinque anni di studi. Uno dei tanti svantaggi, invece, credo sia il fatto di dover puntare tutto su un’unica prova orale. Sono un po‘ spaventata all’idea. È l’unica occasione che abbiamo e non possiamo permetterci di commettere errori.
Cosa pensi ti mancherà maggiormente della maturità “classica” che fino a qualche mese fa ti aspettavi di dover affrontare?
Giovanni: Ciò che mi dispiace del non poter vivere il periodo della maturità in una condizione di normalità è il non poter raccontare tra qualche anno, con i miei compagni di classe, nessun aneddoto o nessun episodio relativo alla fine del quinto anno o agli esami di stato, perché, purtroppo, ci è stata tolta dal virus la possibilità di viverli.
Lorenza: Sicuramente la maturità che affronteremo è molto differente rispetto a quella “classica” prevista fino a qualche mese fa, ma penso che l’ansia e un po’ di timore, pensieri che esprimono paura e agitazione per quello che sta per succedere, e soprattutto per quello che potrà succedere, caratterizzeranno questo momento, come anche la voglia di far vedere a noi stessi e ai nostri professori il percorso di crescita intrapreso da ognuno di noi, quanto siamo maturati e siamo pronti per entrare in un’altra fase della nostra vita. Mi mancherà davvero tanto non essere supportata dai miei compagni di classe, le persone con cui sono cresciuta, vivere con loro gli ultimi giorni di scuola di tutta la nostra vita e poter affrontare anche questo traguardo insieme, come abbiamo fatto in cinque anni.
Sabrina: Direi che il Covid19 ha portato con sé emozioni irripetibili e sogni. Uno fra questi: la così tanto attesa maturità che tutti temiamo ma che, allo stesso tempo, aspettavamo di vivere da sempre. Mi dispiace molto non poter vivere tutte quelle emozioni raccontate da Venditti nella sua canzone “Notte prima degli esami” ma a quanto pare, noi maturandi 2020, non abbiamo alternative se non connetterci in videochiamata e condividere così le nostre perplessità, paure e incertezze. Non avremo modo di vivere quell’ansia della sera prima della prima prova, l‘ultima pizza fuori dai cancelli della scuola con tutti i nostri coetanei e i sintomi dello svenimento subito dopo aver varcato per l’ultima volta i corridoi di quella che è stata la nostra casa per cinque anni. È davvero un peccato!
Come vi state preparando a questo momento, che resta, comunque, un appuntamento importante del vostro percorso scolastico?
Giovanni: Anche con la didattica a distanza, che sta funzionando molto bene, i nostri professori riescono a seguirci e ad offrirci tutte le conoscenze necessarie per affrontare questo momento fondamentale della nostra vita, quindi la nostra preparazione non è cambiata in quanto lo studio era una priorità prima, così come lo è adesso.
Lorenza: Da più di un mese stiamo svolgendo le lezioni online con tutti i professori, portando avanti il programma in tutte le materie, attraverso materiali didattici e spiegazioni. I nostri docenti ci stanno aiutando al meglio per affrontare questo appuntamento importante del nostro percorso scolastico, interagiamo con loro tutti i giorni, secondo l’orario scolastico, non mancano interrogazione e verifiche dell’apprendimento sempre utili a farci arrivare più preparati e pronti al nostro obiettivo.
Sabrina: Per quanto difficile, stiamo cercando di essere al passo con le lezioni grazie al materiale di studio fornito dai docenti e di ultimare le interrogazioni in piccoli gruppi.
Se dovessi riassumere in una parola le tue sensazioni in merito a questa maturità quale sceglieresti?
Giovanni: Incertezza.
Lorenza: Inaspettata.
Sabrina: Angoscia.