NOCI – «Il pastello è la mia tecnica con cui mi esprimo da diversi anni e diversamente dall’acquerello è pressato, è soffice, però ha una capacita espressiva molto volatile. Sembra una polvere magica, infatti io quando dipingo creo uno spazio sacro». A dirlo è Mauro Scanferla considerato uno dei massimi pastellisti italiani, giunto a Noci nei giorni scorsi per seguire un corso di coaching e per pianificare i progetti futuri.
Nato a Padova 61 anni fa, Scanferla espone in tutto il mondo quadri dipinti con una tecnica molto sottovalutata in Italia ma che in Russia, Spagna e Francia, nonché negli USA, gode di alta considerazione. Tant’è che proprio oltreoceano esiste la Pastel Society of America di cui Scanferla è diventato membro nel 2009. «Mi guida l’amore e la passione per il mio lavoro e mi sono formato sul campo con pittori bravissimi» racconta a LeggiNoci il pittore. «Non ho mai avuto intenzione di avere una formazione accademica o formale. Il mio primo maestro è stato il mosaicista Marco Bravura, le incisioni le ho imparate seguendo gli insegnamenti di Carlo Caporale allievo di Morandi». E sulla condizione degli artisti di oggi dice: «Quando dipingo rimango da solo con me stesso per esprimermi, spengo il cellulare e il pc. Non ho la tv. Vivo di questo lavoro e come in tutti i lavori ho vissuto di alti e bassi però faccio un lavoro che amo in maniera profonda».
I tempi di attesa sono medio lunghi: dai sei mesi ad un anno per godere di un’opera finita. La tecnica richiede un paziente lavoro di ricerca dei materiali e un’attenta miscelazione dei colori. «Con il pastello dipingo su alcuni materiali che in Italia non ci sono proprio. Vi sono dei pannelli in cui puoi mescolare i pastelli con gli acquerelli. Pannelli multistrati che sembrano cartavetro che serve a tenere il pastello. Ho imparato negli Stati Uniti a dipingere anche su legno applicando la tecnica di pastello su legno». A Scanferla piacciono poco le figure, «devono avere un’anima», e si dedica in massima parte ai paesaggi.
Ad ottobre scorso un suo quadro è stato scelto dalla associazione Pasit-Pastellisti Italiani per partecipare alla prima mostra internazionale del pastello in Italia svoltasi a Tivoli dal 18 al 31 dove vi erano oltre 115 artisti pastellisti provenienti da tutto il mondo. Nell’immediato futuro invece vi sarebbe una mostra di pittura a San Pietroburgo in occasione dei prossimi mondiali di calcio. Un altro progetto che sta molto a cuore a Scanferla è la Scuola di Alta Formazione Pittorica. «La scuola di pittura – racconta – è un progetto ambizioso, esaltante, emozionante per condividere e trasmettere un’arte unica qual è il pastellismo. Si partirà da una base costruttiva tecnica che poi verrà liberata per annunciare l’animo che si esprime col colore. È un progetto in cui credo veramente e quindi sto pensando ad una strutturazione del progetto per portare all’attenzione questa tecnica iniziando da Matera capitale europea della cultura 2019».