NOCI – Era nell’aria… se ne parlava già da tempo nei corridoi di Palazzo di Città. Alla fine puntualmente si è materializzato. La maggioranza dei consiglieri per conoscenza hanno ricevuto personalmente copia di un esposto arrivato all’ufficio protocollo. Nel circonstanziato esposto si segnalano presunti illeciti corruttivi nell’affidamento della gara d’appalto che riguarda la mensa scolastica. Il denunciante, anonimo, quindi invitava gli organi politici nella verifica su quanto da lui dichiarato. La storia risale ad ottobre 2015 e verte sulla gara d’appalto espletata, con cui si è affidata alla Ladisa, una società di Bari, risultata unica partecipante, il servizio mensa scolastica delle scuole dell’infanzia e della scuola primaria. Il bando di gara a procedura aperta risale a luglio del 2015 e prevedeva una durata di tre anni scolastici dal 2015 al 2018 per un importo di circa € 756.277,50 mila euro oltre IVA.
Secondo l’anonimo denunciante il fatto grave è che vi sarebbe stata una modifica creata ad arte sul disciplinare di gara, modifica che avrebbe impedito a lui e ad altre aziende la partecipazione al bando di gara. Stante questi gravi fatti egli ha provveduto all’esposto nel quale invita ora gli organi politici e l’autorità giudiziaria, per quanto compete, ad avviare indagini in merito alla “strana vicenda”.
Nell’ultimo Consiglio Comunale il consigliere Paolo Conforti proponeva un’interrogazione, dato che non poche perplessità avevano destato in lui le procedure dell’appalto. Egli in aula ha dichiarato: “come mai un appalto di 760.000 euro ha visto partecipare una sola ditta offrendo un ribasso molto esiguo?, una gara europea in cui potevano partecipare ditte da tutta Europa, guarda caso ha partecipato solo una ditta? Il Sindaco dovrebbe avviare le procedure in autotutela per smentire gli aberranti contenuti di questo esposto”.
Il sindaco Domenico Nisi, ha prontamente replicato che “aveva avviato incontri con un avvocato penalista per eventualmente sporgere denuncia per diffamazione e che per le perplessità sulle procedure amministrative mostrate, Conforti poteva rivolgersi agli uffici e all’ANAC in quanto non riteneva aver responsabilità sulle procedure”.
Arguta e polemica la risposta immediata del consigliere che ribatteva: “mi ritengo soddisfatto sul fatto che si avvieranno procedure in autotutela con l’eventuale denuncia ma basta con il scaricare le colpe agli uffici, la responsabilità, caro Sindaco Nisi, è anche la sua, altrimenti che Sindaco è? A lei compete anche il controllo degli atti redatti dagli uffici. L’esposto anche se anonimo contiene all’interno alcuni fatti che sono realmente accaduti quali l’invio da parte della sua coalizione dei cioccolatini in campagna elettorale con la scritta “Testa Cuore Noci”, inoltre la determinazione dirigenziale n.656 del 20/08/2015 che realmente modificava il requisito del disciplinare di gara ovvero quello di possedere il centro di cottura da 25 Km a 45 minuti di percorrenza dalla Residenza Municipale. Allora le ditte che non hanno il centro di cottura entro 45 minuti non possono partecipare all’appalto? L’appalto così vieterebbe la partecipazione ad altre ditte”.
Quasi comico il siparietto finale. Il presidente del Consiglio Comunale Stanislao Morea interveniva chiedendo al consigliere Conforti se confermava o meno il contenuto del famigerato esposto, tra l’ilarità generale Conforti controbatteva: “Presidente qui sono io che sto chiedendo se i contenuti dell’esposto sono veri oppure no, fatto sta che la determina dirigenziale del 20/08/2015 modifica realmente il requisito e il fatto dell’invio dei cioccolatini alle case di tutti i cittadini è un fatto di cui sono a conoscenza tutti, cioè realmente accaduto. Quindi chiedo di conoscere la verità sull’appalto, i cittadini devono sapere se i contenuti dell’esposto sono veri o falsi”. La commedia dell’arte si era “materializzata” nell’aula.
Siamo sicuri che la parola fine non è stata scritta, i presupposti per una saga a puntate ci sono tutti, dalla serie “to be continued”.