NOCI – Alta, castana, diciasettenne, nocese. Segni particolari: bellissima. È Carlotta Fusillo, la vincitrice del contest Elite Model Look Italia 2016, l’autorevole concorso di talent scouting lanciato da Elite nel 1983. Ogni anno vengono selezionati ragazze e ragazzi, offrendo loro una preziosa opportunità di lavoro nel mondo della moda e la speranza di poter seguire le orme di grandi icone delle passerelle per le quali la vittoria a questo contest ha rappresentato un decisivo trampolino di lancio (tra i nomi italiani si ricordino: Vittoria Ceretti, Greta Varlese, Matilde Rastelli e Giosué Napolitano). Quest’anno sono stati più di 1500 gli aspiranti top model iscritti ai casting, ma solo 150 sono stati selezionati per il National Casting e solo 20, 10 ragazze e 10 ragazzi, hanno avuto la possibilità di sfiorare il proprio sogno accedendo alla finale che si è tenuta mercoledì 20 luglio a Milano, ai Chiostri dell’Umanitaria.
A decretare i due volti vincenti di quest’edizione, che ottengono un contratto con Elite Milano e la possibilità di accedere alla finalissima mondiale del 23 novembre, è una giuria tecnica composta da Vick Mihaci, Rosa Sarli, Elena Mansueto e Mariateresa Mandelli. Ed eccoli, sotto i riflettori e gli applausi, tra i complimenti e i sorrisi, i due bellissimi vincitori: la nocese Carlotta Fusillo e il giovane Tommaso Corò, veneziano di nascita ma residente a Bricherasio (Torino). Bellezza, eleganza, convinzione, delicatezza, semplicità, femminilità, talento, un mix perfetto che ha concesso alla nostra concittadina di portare a casa la vittoria, coronando un sogno e inaugurando la carriera da modella.
Alla giovane promessa delle passerelle abbiamo posto alcune domande per poter conoscere il suo racconto dell’esperienza appena vissuta, il suo parere sul mondo della moda e i suoi progetti per un futuro che le auguriamo essere costellato da successi e soddisfazioni.
Prima di tutto, ci vuole raccontare le tappe di quest’esperienza e le emozioni che l’hanno accompagnata?
La prima selezione l’ho affrontata a Caserta il 24 giugno, al centro commerciale di Marcianise: ricordo ancora la tensione e l’ansia di quel giorno. Dopo aver passato le prime e due selezioni per le semifinali, il 17 luglio ho fatto otto ore e mezza di viaggio in macchina a Milano con la mia famiglia e ho affrontato le selezioni per le finali nazionali. Quando sono passata, vedendo mio padre in lacrime, ho pianto tanto anche io. In seguito ho trascorso quattro giorni a Milano per le preparazioni alle finali dove ho seguito attività di fitting, studio del look, coaching e shooting fotografici e infine ho affrontato la finale con il supporto di tutto lo staff di Elite e dei miei compagni.
Quando e come ha iniziato a fare la modella?
Non ho mai seriamente intrapreso questo lavoro, le prime esperienze le ho fatte grazie ad un parrucchiere che mi ha proposto di posare per sponsorizzare le sue acconciature. A Milano è stato tutto nuovo per me, nonostante le prime difficoltà ho vinto la sfida più importante, quella con me stessa e le mie insicurezze.
Cosa le piace del campo della moda?
Il campo della moda è un campo molto particolare, a volte criticato altre volte apprezzato. Di una cosa sono certa: la moda é arte, stravaganza, bellezza, identità culturale, storia e diversità ed è per questo che credo sia ritenuto un settore molto importante.
Quali sono i lati positivi e negativi di questo mondo?
Questo ambito ti aiuta a lavorar con te stessa, durante una sfilata non puoi mostrare insicurezza o timore ma devi essere concentrata e sicura di te, perchè il tuo lavoro dev’essere quello di risaltare la creazione che indossi, devi recitare una parte senza la parola, ma con lo sguardo e il portamento. È ovvio che ci sono aspetti negativi come in ogni lavoro, come l’idea di essere un oggetto nelle loro mani che deve rispettare ogni singola regola e pretesa, ma se si vuol lavorare in questo ambito bisogna affrontare anche le responsabilità e le regole che questo comporta.
Secondo lei qual è la sua carta vincente?
La mia carta vincente é la tenacia, la voglia di superare i limiti e di non arrendersi al primo ostacolo.
Se dovesse descriversi con un aggettivo, quale sceglierebbe?
Penso di essere in primis una ragazza gentile.
Oltre alla modella, cosa le piacerebbe fare nella vita? Ha altri sogni nel cassetto?
Amo molto scrivere e lavorare a contatto con i bambini.
In questo ambito, invece, quali sono i suoi progetti futuri? C’è qualcuno con cui le piacerebbe lavorare?
Mi piacerebbe lavorare con i grandi stilisti della moda di oggi e poter rappresentare le loro creazioni, però si vedrà: nulla è certo in questo mondo, lavorerò finché potrò lavorare.