NOCI – Si è conclusa domenica la Mostra Bovina Interregionale del Centro Sud svoltasi al nuovo foro boario di contrada Montedoro. Durante la tre giorni si è discusso del lavoro del comparto zootecnico e delle minacce sulle buone prassi adottate dagli allevatori locali per difendere un settore che vale 225milioni di euro rappresentativi del 20% del PIL regionale.
Non a caso per il secondo anno consecutivo si è discusso sulla “Gestione dello stress nella bovina da latte”, ma anche del riconoscimento sempre più prossimo (se non fosse per le continue interruzioni degli allevatori campani) del marchio DOP per la mozzarella di Gioia del Colle. In Puglia vi sono 20mila addetti che lavorano nel comparto zootecnico e le mucche in mostra a Noci sono delle razze più diffuse in regione, la bruna e la frisona. All’interno dell’area fieristica, leggermente sottotono rispetto agli anni precedenti in termini di presenze, vi è stata l’esposizione di macchine agricole, stand di ditte del settore e stand della filiera agro-alimentare.
Tra gli eventi promossi non sono passate inosservate le visite guidate per le scuole e il percorso sensoriale dei formaggi attraverso una degustazione guidata con relazione del docente universitario Michele Faccia. In vetrina le razze e specie allevate in Puglia suddivise in categoria che hanno concorso per la premiazione annuale ed inserimento nel libro genealogico. Man bassa di premi per Donato Nuzzi di Laterza (Ta) che si aggiudica sia il primo premio per la vacca bruna, sia per la categoria manze bruna, sia come miglior espositore di razza bruna. Per la razza frisona invece la migliore vacca adulta è quella dell’azienda agricola Posticchia Sabelli di Lavello in provincia di Potenza che per la stessa razza si aggiudica anche il premio di riserva assoluta. Comunque soddisfatto il presidente dell’ARA Puglia Pietro Laterza che non ha mancato di ringraziare enti e associazioni partner dell’iniziativa.
