NOCI – Il tutto nasce da una polaroid ritrovata casualmente tra le vecchie carte, nelle scatole riposte lontano dagli occhi e dalla ripetitività del presente. Riccardo Di Leva ospite venerdì sera dei Presidi del libro di Noci nell’ambito del ciclo di incontri “Largo all’autore, largo ai libri”, ha raccontato i suoi ricordi e quelli della sua comitiva negli anni in cui frequentava l’università e che hanno combaciato con i fatidici anni ’80.
Intervistato da Gianni Tinelli, l’autore ha raccontato come si trascorrevano le serate estive a Polignano a Mare quando, non essendoci i cellulari, il centralino telefonico era rappresentato da un bar della piazza; quando il dj non esisteva ma esisteva il metti musica; quando si girava con i motorini tipo l’AIM Pedro o una Citroen Dyane 6; quando, non essendo arrivati i social, l’intrattenimento sociale era rappresentato dai giochi da tavolo tipo Risiko!.
Ma gli anni ’80 erano stati contraddistinti dal terremoto dell’Irpinia e dalla piaga sociale sfociata in affare illecito del contrabbando di sigarette. Di Leva, nella sua allegra quanto ironica locutio, espone al pubblico anche delle sue frequenti visite a Noci insieme al suo gruppo di amici per fare una nuotata in piscina, lo stesso luogo dove oggi nasce un anfiteatro comunale.
Quella foto ha riportato l’autore indietro nel tempo, dove il gruppo di ventenni ritratti era composto perlopiù da riccioluti che durante una serata in compagnia hanno deciso di modificare la famosa canzone di Antonello Venditti “Nata sotto il segno dei pesci” in “Nati sotto il segno del riccio”.