NOCI – “Ascoltatevi”. È questo il messaggio principale che si è voluto trasmettere con l’incontro “Udito, età e declino cognitivo: correlazione e prevenzione”, svoltosi lo scorso 3 marzo in occasione della Giornata mondiale dell’Udito, indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione uditiva.
Il convegno, svoltosi presso il Chiostro di San Domenico, è stato ideato dal Centro Acustico Meridionale, in collaborazione con l’Università della Terza Età di Noci, l’onlus Alzheimer Putignano e l’ASD Studio Danza, oltre al patrocinio del Comune di Noci, con l’obiettivo di far conoscere ed apprendere qualcosa in più riguardo l’importanza dell’udito, uno dei nostri cinque sensi che se non preservato può incidere negativamente sulla vita portando all’isolamento, con il rischio d’incorrere in un irreversibile declino cognitivo.
Moderatrice della serata è stata la dott.ssa Annamaria Quarato, audiometrista e audioprotesista, nonché responsabile della sede nocese del Centro Acustico Meridionale, la quale ha posto in evidenza come la prevenzione attraverso l’utilizzo di protesi acustiche possa migliorare l’ipoacusia, ossia l’abbassamento uditivo, evitando tutte le possibili conseguenze negative.
Dalla spiegazione anatomica e fisiologica dell’orecchio, curata dal dott. Domenico Leone, specialista in otorinolaringoiatria presso il presidio ospedaliero Valle d’Itria di Martina Franca, il quale ha focalizzato la sua attenzione sulla presbiacusia (diminuzione dell’udito a causa dell’invecchiamento), si è passati alla descrizione degli effetti dannosi dell’ipoacusia sulle aree cerebrali correlate alla funzione uditiva, illustrati dalla dott.ssa Paola Cosmo, neurologa e presidente dell’associazione “Alzheimer Putignano”.
Ancor più concreta è stata la relazione del dott. Rodolfo Sardone, docente universitario dell’Università degli studi di Bari e coordinatore della ricerca “Great Age Study” presso l’IRCSS De Bellis di Castellana Grotte, il quale ha presentato i risultati di uno studio, tutt’ora in corso, condotto sulla popolazione castellanese over 65, dal quale è emerso che l’ipoacusia riveste il 10% delle cause di declino cognitivo. Perciò essenziale è una corretta terapia riabilitativa con protesi acustiche per prevenire l’insorgenza di patologie neurodegenerative.
A conclusione della serata, per arricchire con un pizzico d’arte la visione scientifica dell’argomento trattato, il giovane attore nocese Vittorio Goffredo, in rappresentanza dell’ASD Studio Danza, ha messo in scena una piccola ed emozionante performance teatrale con la quale ha rappresentato concretamente l’isolamento e la demenza causati dalla perdita uditiva. Infine, la dott.ssa Manuela Benedetto, psicologa e psicoterapeuta dell’onlus “Alzheimer Putignano”, ha commentato insieme al numeroso pubblico presente le emozioni percepite durante la rappresentazione e le sensazioni d’inferiorità e timore che chi soffre di carenza uditiva prova, concludendo con: «C’è bisogno di ascoltarsi e confrontarsi con la realtà per fare un passo verso la risoluzione del problema piuttosto che subirne le conseguenze. È importante chiedere aiuto, perciò Ascoltateci ed Ascoltatevi».