NOCI – È con le note dell’inno alla nocesità che Gli Amici del Plettro, e la comunità musicale nocese, abbracciano Mons. Giovanni Intini prima dell’insediamento a Tricarico atteso per il prossimo 18 marzo. L’omaggio musicale organizzato dall’ensemble di strumenti a corde, svoltosi lunedì sera nella chiesa Ss Nome di Gesù, ha visto un nutrito gruppo di nocesi ascoltare le musiche dei componimenti a plettro eseguiti da chi conosce benissimo mandolini e chitarre.
A condurre gli ospiti nel viaggio musicale che ha ripercorso la storia di quelle note e dei luoghi in cui sono state scritte è la musicologa Vincenza D’Onghia, curatrice tra l’altro della guida all’ascolto dei brani in esecuzione. Apertura con la classica “Noci in festa”, uno dei tanti componimenti eseguiti durante la serata del maestro Carlo Silvestri, e via sullo schottisch e sul valzer prima di approdare a Giuseppe Verdi e la sua “La Vergine degli Angeli” tratta da La forza del destino a conferire anche una sfumatura spirituale e religiosa alla serata. E poi ancora Brahms, Lopez e Mascagni, dove i cinque concertisti Antonio Camposeo (mandolino), Valerio Fusillo (mandolino), Gianni Fusillo (chitarra), Michele Pettinato (chitarra), e Sebastiano D’Onghia (contrabbasso), non si sono risparmiati in nulla, sprigionando tecnica concertistica ad altrettanta passione per lo strumento e la musica.
Nell’intervallo è toccato ai rappresentanti istituzionali intervenire. Per il sen Piero Liuzzi, Mons Intini «è un figlio di Noci che porta avanti i pregi della nocesità al di fuori delle mura cittadine»; per il sindaco Domenico Nisi bisogna «che ci raccomandiamo a te per il tuo esempio».
A fine concerto è stata proprio Sua Eccellenza Giovanni Intini a prendere la parola: «Sono infinitamente grato agli Amici del Plettro per questo momento familiare e per questo saluto popolare… Il mio nuovo ministero non è un onore fatto alla mia persona ma sono chiamato a servire una comunità dopo che una un’altra comunità mi ha dato le radici; quello di stasera è un saluto, non mi piace chiamarlo congedo, che mi dà molta serenità e molta carica. Ringrazio il senatore Piero Liuzzi ed il sindaco Domenico Nisi e tutti voi che rappresentate l’affetto della nostra comunità cittadina. E siccome abbiamo concluso con la canzone Noci Mia, posso garantire pubblicamente che sarà difficile che io dimentichi Noci».
E la conclusione non poteva che essere affidata a Noci Mia, divenuta ormai drappello di nocesità nel mondo.