NOCI – Anche quest’anno, dal 2 al 4 maggio, Noci ha reso omaggio alla sua protettrice e compatrona Maria Ss. della Croce con i solenni festeggiamenti della tipica festa du trè de masce, che hanno avuto inizio con il classico omaggio floreale all’icona della Madonna presente in piazza Garibaldi, seguito da un concerto di musica leggera a cura della Banda cittadina S. Cecilia – G. Sgobba, il quale ha riscosso un notevole successo grazie allo spirito giovane e innovativo dei musicisti.
Grazie alle favorevoli previsioni metereologiche, i nocesi hanno potuto godere appieno di questo gioioso momento di festa, prendendo parte ai numerosi appuntamenti del ricco calendario stilato per il mese mariano.
Le tre serate sono state arricchite dai colori delle luminarie della ditta Faniuolo Illuminazioni di Putignano, che dopo 10 anni ritornano ad abbellire le piazze nocesi, donando al paese una veste nuova, anche grazie alla maestosa cassa armonica in stile barocco. Inoltre, non sono mancate le classiche bancarelle, il luna park situato presso l’ex Foro Boario, e le esibizioni musicali del Gran concerto bandistico Città di Acquaviva delle Fonti e dell’orchestra di fiati G. Chielli Città di Noci. In più, la sera principale della festa, il cielo di Noci è stato illuminato dal colorato spettacolo pirotecnico realizzato dalla ditta Chiarappa Fireworks di San Severo.
Infine, come da tradizione non sono mancate le due Processioni che trasportano l’effigie della B. V. Madonna della Croce per le vie del paese. La Processione di gala ha avuto luogo nella mattinata del 3 maggio all’interno del centro storico, mentre la seconda si è svolta nella serata del 4 maggio accompagnata dalla banda cittadina e dalle autorità religiose e militari, con la presenza straordinaria di Mons. Giovanni Intini, il quale ha voluto fortemente essere vicino al suo paese natale. All’arrivo dell’effigie in piazza Garibaldi, il classico lancio dei palloncini è stato sostituito dal canto dell’inno a lei dedicato, omaggio del complesso bandistico, seguito dai fuochi d’artificio.
A conclusione della Processione, dopo aver ringraziato tutti coloro che vi hanno preso parte e gli organizzatori della festa, don Peppino Cito ha affermato: «L’appuntamento con la Madonna della Croce è l’appuntamento con le fragilità e con le sofferenze del paese ma abbiamo visto che quest’anno il paese è stato vestito di luce nuova».