NOCI – Amministrative 2018, si scoprono le carte. Paolo Conforti è il primo ad esporsi pubblicamente quale candidato sindaco alla prossima tornata elettorale prevista per maggio-giugno. La designazione arriva a conclusione della presentazione della coalizione Noi Officina Civica, al momento composta da quattro liste, svoltasi venerdì sera al Chiostro delle Clarisse.
«È stata una decisione unanime fatta in poco tempo con umiltà, – sono state le prime parole di Conforti accettando la designazione del progetto civico – quella stessa umiltà che il cittadino oggi ci chiede. Se qualcuno mi chiede con quale stato d’animo affronto questa avventura rispondo che è il senso di responsabilità, nei confronti di ciascun componente delle liste civiche ma soprattutto di tutta cittadinanza. Questa è una squadra umile ma che si propone un progetto ambizioso, un progetto volto a cambiare quella classe dirigente di politici locali che si sono radicati e non vogliono lasciar spazio ai giovani, alle nuove idee, alle nuove personalità, questo è quello che ci proponiamo. Per tutti quelli che vogliano aderire a questo progetto devono rispettare una regola: quella di non aver preso parte a ruoli gestionali della cosa pubblica negli ultimi vent’anni. Da oggi si apre il cantiere dell’Officina Civica per un programma che non è redatto all’interno delle quattro mura di una segreteria politica ma il frutto di una partecipazione condivisa. Mandiamo a casa una volta per tutte quelli che hanno messo le radici nella casa comunale».
La serata si era aperta con un testo inedito di Antonio Natile che ha richiamato all’Officina di Bologna e che rimanda al senso di comunità. Poi si sono intervallati volti già conosciuti della politica locale, come Felice Plantone, Donato Morea, Michele Loreto, Enzo Bartalotta, con altri alla primissima esperienza come Rachele Quarato, Tiziana Conforti e Grazia Lobefaro, e giovani come Lorenzo intini. Proprio quest’ultimo, rivendicando «di essere di sinistra», attraverso la metafora del pane duro punta sulla coscienza del ruolo di amministratore locale. A Rachele Quarato e Elisabetta Sabatelli il compito di presentare le idee di Noci Riparte, Franco Lippolis punta sulla mobilità e urbanistica per Progetto Comune, Grazia Lobefaro e Enzo Bartalotta per La Scelta Buona. Proprio Bartalotta, prendendo ad esempio il parcheggio abusivo su strisce pedonali e scivoli per disabili, parla di coscienza convenzionale e coscienza morale. Valori etici e morali che per Bartalotta devono svilupparsi nella quotidianità. «Non è più tempo di dare le colpe agli altri – chiosa Bartalotta – ma è tempo di prenderci le nostre responsabilità».
Oltre a Felice Plantone, che ha fatto un richiamo sulle anatre zoppe precedenti e dichiara di essere al fianco del progetto ma di non candidarsi, è Donato Morea di Noci Democratica a chiudere il ciclo degli interventi. «Ci chiamano traditori, ma traditori di che? Di chi? Noi ci siamo solo messi in proprio, abbiamo riacquistato la nostra libertà, perché le bandiere, purtroppo, ci hanno danneggiato. Qui qualcuno pensa che stiamo bluffando, che le sigle siano vuote. Invece c’è già chi ha sottoscritto la propria candidatura con 70 persone che hanno aderito al progetto e siccome ci consideriamo un cantiere in costruzione pensiamo ad una quinta lista. Qualcuno quindi si dovrà ricredere. Ai nostri detrattori, soloni della politica locale e nazionale, dico di avere un comportamento più rispettoso di chi ha intrapreso un percorso politico diverso, perché l’insulto e il dileggio è solo una caduta di stile che non porta consensi. Ultimamente c’è molto nervosismo in giro, e ci dispiace».