Non è più tollerabile!

NOCI – Nella notte tra il 27 e 28 aprile presso l’istituto comprensivo Giovanni XXIII° si è consumato un ignobile gesto: il furto di computer, strumenti musicali e altro materiale elettronico. Sembra che ogni sei mesi le scuole di Noci vengano prese di mira: infatti non più tardi del 27 ottobre 2017 ignoti si erano introdotti nella scuola primaria “F. Positano” per saccheggiare materiale tecnologico personal computer e quant’altro.

A distanza di sei mesi mi ritrovo a commentare un episodio che ispira tantissima tristezza e che mi fa definire questi ignoti delle vere e proprie “merde”.  L’uso di un termine così forte, a mio modesto parere, non è nemmeno sufficiente per descrivere quanto accaduto: la scuola è una istituzione fondamentale per la crescita degli individui che domani saranno i cittadini a cui affidare le sorti della società.

Qualcuno ha detto: “La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo”. Di fronte all’entusiasmo e professionalità del personale scolastico tutto, dei genitori degli alunni che spesso si accollano spese che dovrebbero essere a carico delle istituzioni, vi è gentaglia che anzicchè sottrarre sapienza e conoscenza “si appropria” degli strumenti didattici. Ma poi mi chiedo: “quale stratosferico valore” possono avere pc di certo non di ultima generazione ma fondamentali per la didattica?; tra coloro che usufruivano di tali strumenti non può esserci il proprio figlio, nipote, conoscente che frequenta quell’istituto? Cosa ne potrebbero ricavare da una eventuale vendita? Non trovo descrizione più confacente: Siete delle merde!

Ricordo che il personale scolastico auspicava la dotazione di un impianto di allarme collegato alle forze dell’ordine ma, evidentemente, non si è provveduto in tempo. Potrebbe essere anche utile stipulare una polizza assicurativa che presumo non abbia un costo esorbitante: di certo qualche provvedimento bisognerà prenderlo! In occasione dell’altro furto suggerii per tamponare lo scempio di cercare nelle proprie case o aziende l’ultimo pc che abbiamo sostituito che sicuramente sarebbe ancora in grado di svolgere il proprio ruolo ad uso degli alunni.

Piangersi addosso e cercare di coinvolgere l’Ente Comunale sembra inutile: dialogando con alcuni genitori ho appreso che già raccolgono fondi tra loro per acquistare generi di prima necessità dal momento che la scuola non possiede risorse adeguate. Agli alunni della scuola Giovanni XXIII vanno ridati gli strumenti tecnologici utili alla didattica!

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