NOCI – Qualche tempo fa passeggiando per la città ho notato con molto piacere che anche Noci si è dotata di postazioni DAE (defibrillatori automatici esterni). In realtà la mia attenzione riguardo queste postazioni era stata attirata qualche anno addietro in quel di Monza, bellissima città brianzola, nei pressi del Tribunale laddove avevo notato questa presenza.
E così ho scoperto che una prestigiosa azienda nocese in occasione del quarantesimo anno di attività ha fatto dono alla cittadinanza di postazioni ad accesso pubblico con Totem informativi personalizzati, teche contenimento e defibrillatori semiautomatici. Un’iniziativa che permette di fornire ai cittadini servizio immediato di assistenza sanitaria contro gli arresti cardiaci. E fin qui tutto bene, il problema sorge nel momento in cui si dovesse rendere necessario l’utilizzo delle apparecchiature: chi le sa usare? Ritengo che la amministrazione comunale, in concerto con la ASL dovrebbe innanzitutto formare i propri dipendenti all’uso di queste apparecchiature ed in particolare la polizia locale ed i Carabinieri che sono i primi ad essere allertati in caso di urgenze.
Vi sono poi i cittadini che andrebbero istruiti partendo dall’età scolare. Avendo io superato da tempo quell’età, grazie al passaparola, sono venuto a sapere che a Noci si organizzano corsi per la formazione di operatori volontari, di estrazione non sanitaria, i quali abilitano all’utilizzo del DAE ed insegnano le manovre di rianimazione cardio-polmonare con il conseguimento finale di un unico brevetto. Gli esperti del settore, inoltre, da sempre dicono che se si riesce ad intervenire rapidamente in caso di arresto cardiaco, che pare essere una delle principali cause di decesso, il paziente ha ottime probabilità di sopravvivenza.
La curiosità era tanta e così mi sono iscritto ed ho dedicato un sabato pomeriggio alla frequentazione del corso: dopo aver affrontato la parte teorica si è passati alla parte pratica utilizzando manichini e defibrillatore. Dopo una iniziale emozione dovuta alle situazioni molto simili alla realtà ho riflettuto sul fatto che ipoteticamente se mi fossi trovato in situazioni critiche come un arresto cardiaco o un soffocamento avrei saputo cosa fare e salvare una vita umana anziché restare inerme ad aspettare i soccorsi. Dotarsi di uno strumento così potente come quello di un corso salva-vita è davvero un investimento importante che potrà permettere di muoversi con consapevolezza e professionalità attraverso situazioni non facili da gestire. In fin dei conti non mi è costato nulla sacrificare un sabato pomeriggio per una causa così importante!