NOCI – È un tormentone mediatico, un tema incandescente, la moda del momento. Che si tratti di un social network, di un tg nazionale o della sala d’aspetto del medico curante, l’argomento più chiacchierato, ad oggi, pare essere l’olio di palma.
Più interessante delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America e persino della guerra in Siria, la questione sembra appassionare proprio tutti.
L’olio di palma è un olio vegetale in prevalenza costituito da trigliceridi ad elevate concentrazioni di acidi grassi saturi e, per tale motivo, si pensa essere altamente nocivo perché influente sul colesterolo ematico. Assai usato nell’industria alimentare a causa del bassissimo costo di produzione, numerose aziende, sulla scia della pubblicità negativa, l’hanno tolto dai loro prodotti.
Ma se l’olio di palma faccia davvero male resta ancora una faccenda controversa e attualmente oggetto di studio: da un lato infatti si dichiara l’indiscusso potere nutrizionale e dall’altro si lamenta la diretta insorgenza dei disturbi cardiovascolari. Fatto sta che da tempi non sospetti il suddetto ingrediente viene abbondantemente utilizzato sebbene sia passato per anni inosservato ai più. Poi è successo, una mattina, che qualcuno ha alzato un polverone senza precedenti ed eccone il risultato.
In realtà, a voler ascoltare la scienza, si ricordi che i grassi saturi giocano un ruolo vitale nella dieta alimentare in quanto portatori sani di energia. Soltanto se assunti in esagerate quantità rappresentano una minaccia per la salute degli individui. Ed è per tale motivo che la Ferrero ha sentenziato di non modificare nemmeno di una virgola l’antica ricetta della Nutella.
Il consiglio è di non allarmarsi troppo. Presto anche questa bufala cadrà nel dimenticatoio e tutti torneranno ad abbuffarsi dei cibi preferiti anche se contenessero olio per auto a metano.
(Foto tratta dal sito my-personaltrainer.it)