NOCI – Si torna a parlare di violenza di genere, questa volta però in una calda giornata estiva grazie all’iniziativa proposta dall’associazione culturale nocese Karis, consistente in uno spettacolo teatrale itinerante nel cuore di Noci dal titolo Ombre nei vicoli, mirato a sensibilizzare la gente riguardo quest’importante tematica che sempre più c’interessa da vicino ed a far conoscere le numerose attività formative che l’associazione organizza durante l’anno.
A tal proposito quindi, lo scorso 19 agosto è stata dedicata un’intera serata a questo tema per far comprendere a pieno le mille sfaccettature della violenza di genere per porvi maggiore attenzione.
A dare avvio alla serata è stato un incontro svoltosi presso il Chiostro di San Domenico, moderato dalla dott.ssa Annamaria Minunno, che ha visto la partecipazione di numerosi relatori tra i quali il presidente dell’ass. Karis Mirko Roberto e l’assessore alla cultura e criminologa Lorita Tinelli, la quale ha precisato che «la violenza è un percorso e non il fine. Essa comincia con le parole e spesso si tiene nascosta all’interno della famiglia».
Inoltre, sono intervenuti il vice questore aggiunto di Bari Maurizio Galeazzi, che ha riportato episodi di violenze realmente accaduti, sottolineando l’importanza di chiamare le forze dell’ordine anche in caso di ipotetico pericolo; la psicologa del Centro Antiviolenza Andromeda dott.ssa Claudia Fiume, la quale si è soffermata sul ruolo che l’educazione svolge per impedire episodi di violenza, già stereotipata fin da quando si viene a conoscenza del sesso del proprio figlio; e il Cap Ennio Maglie comandante della Compagnia Carabinieri di Gioia del Colle, che ha raccontato il loro intervento sul territorio per prevenire episodi di violenza.
A seguire, a partire dalle 20,30 si sono susseguiti ogni 15 minuti gruppi di persone di tutte le età che, partendo dal Chiostro delle Clarisse hanno seguito un percorso itinerante per i vicoli del centro storico nocese, assistendo a rappresentazioni teatrali e danzate a cura della Compagnia Teatrale Grocà e del corpo di ballo ASD Danza e Spettacolo di Castellana Grotte.
Il percorso è stato un viaggio di quattro tappe, ognuna con un preciso significato. Infatti, partendo dalla violenza assistita, si è passati ad evidenziare il coraggio di dire basta alla violenza in Largo Santa Chiara, per poi proseguire mettendo in scena la richiesta d’aiuto del carnefice ed il supporto che la società può offrirgli, terminando infine in Largo Porta Nuova con un quadro di speranza offerto da un lungo lavoro sull’aspetto educativo. Ad arricchire il tragitto è stata la presenza di installazioni umane.
Per spiegare la scelta delle modalità dello spettacolo, durante l’incontro la direttrice artistica Elvira Spartano ha affermato: «Abbiamo fatto la scelta coraggiosa di riportare il teatro nella sua vera forma realizzando questo percorso itinerante sposando l’idea di un teatro che rompa le barriere, garantendo un contatto diretto con lo spettatore».