Ombre sulla denuncia dell’ing.Satalino. Perplessità dei giudici

Dopo le notizie apparse sulla testata “La Repubblica – edizione Bari” e ripresa casualmente molto tempo dopo in un servizio di TgNorba del 21 ottobre 2021 che riguarderebbero fantomatici fatti di corruzione e turbative negli appalti del territorio di Grumo, Toritto e Sannicandro di Bari secondo i quali il costruttore Nicola Masellis, titolare dell’omonima ditta di Sannicandro, avrebbe presumibilmente offerto 25 mila euro al funzionario ing. Domenico Satalino, all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Sannicandro, per  far parte della commissione aggiudicatrice di alcune gare pubbliche di progettazione e direzione dei lavori relative alle opere di mitigazione del rischio idraulico rispettivamente nell’area residenziale del Villaggio Quadrifoglio di Grumo Appula e della Lama Est di Toritto che vedrebbero coinvolto anche l’imprenditore di Noci ing. Gianmario Conforti all’epoca dei fatti socio della Advenco Ingegneria S.r.l. Il Responsabile dell’ufficio tecnico ing. Domenico Satalino avrebbe così denunciato nel 2017 dando il via alle indagini dei Carabinieri coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari dai Pubblici Ministeri dott. Claudio Pinto e dott. Marco D’Agostino che le avrebbero chiuse inviando gli avvisi di conclusione delle indagini agli indagati permettendogli, come per legge, di chiarire le vicende.

Le carte dell’inchiesta sembrerebbero mostrare ombre, dubbi e lati oscuri tali da nutrire perplessità anche ai giudici istruttori. LeggiNoci ha voluto approfondire l’inchiesta carte alle mano.

Il denunciante ing. Domenico Satalino non apparirebbe, a leggere le carte, coerente con quanto denunciato e quanto emergerebbe dalle indagini condotte. A seguito della denuncia presentata presso la locale stazione dei Carabinieri, il Satalino veniva successivamente interrogato dai Pubblici Ministeri istruttori. Nel “Verbale di Interrogatorio del 23 Giugno 2017” di cui si pubblicano stralci (vedasi foto allegata), il Satalino veniva sottoposto ad alcune domande:

Domanda P.M.: Lei conosceva già il Conforti?

Risposta Sig.Satalino D.: Non lo conoscevo.

Domanda P.M.: Cioè lei non conosceva?

Sig.Satalino D.: No, non conoscevo.”

Dopo una serie di titubanze e contraddizioni il Satalino sembra cambiare di volta in volta il tiro arrivando addirittura a parlare di presunte offerte che agli occhi dei magistrati perplessi risulterebbero anomale:

“Domanda P.M.: Però appare a me ed ai colleghi, ed anche ai militari, appare, come dire anomalo che una persona si esponga in questo modo aperto in occasione di un colloquio iniziale, addirittura offrendo, senza mezzi termini, la somma di 25 mila euro. Secondo lei, e secondo la sua ricostruzione… e su questo ci avrà riflettuto?…

Sig. Satalino D.: Si.

Domanda P.M.: Stava dicendo, si è fatto dare l’elenco dei partecipanti… da chi?

Sig. Satalino D.: Dal Comune di Grumo. Ho trovato nell’elenco dei partecipanti mio zio, che è l’ingegnere, che stava partecipando …… come ingegnere, come raggruppamento con altri professionisti.

Domanda P.M.: Quindi lei fece degli approfondimenti sulla advenco?

Sig. Satalino D.: “Si tra i colleghi e , in effetti, anche con mio zio ho parlato, con mio cugino in realtà, con il figlio di mio zio.”  “…..” “oltre al fatto che ci scambiamo anche pareri urbanistici, insomma, abbiamo un rapporto più di fiducia e di confidenza con l’ing. Crocitto” (ndr ing. Nicola Crocitto, Responsabile dell’UTC del Comune di Toritto).

Domanda P.M.: Perchè, secondo lei, si è esposto fino a questo punto il MASELLIS?

Sig. Satalino D.: perchè tutte le altre volte, ogni volta che io gli dicevo No, guarda avremo altre occasioni, lo lasciavo con frasi di circostanza ….  cioè frasi di circostanza ….come se gli avessi detto magari ” Sarà per la prossima volta” oppure “Aspettiamo il colpo grosso”.

Dalle carte dell’inchiesta e dalle attività tecniche investigative svolte dagli organi inquirenti non emergeva alcun riscontro e contatto di alcuna natura tra l’imprenditore Gianmario Conforti e il Masellis N. nonché l’ing. Domenico Satalino. Addirittura l’ingegnere Domenico Satalino mai avrebbe potuto far parte delle commissioni aggiudicatrici in quanto tra gli interessati alle gare di progettazione c’erano proprio lo zio ed il cugino ovvero lo studio tecnico D’ambrosio & Associati Ingegneria e Architettura dell’Ing. Pietro D’Ambrosio ed i cugini Michele e Maurizio D’Ambrosio in team con Stefania D’ambrosio di cui il Satalino stesso era a conoscenza.

Dalle carte emergerebbe anche che proprio lo studio tecnico dello zio ing. Pietro D’Ambrosio e dei cugini dell’ing. Satalino, era il progettista della Lottizzazione Edilizia (si allega foto) dell’ area in località “Mercadante” nel Comune di Grumo Appula ossia del quartiere residenziale proprio ove doveva progettarsi l’opera di mitigazione idraulica di cui alla gara d’appalto di Grumo Appula e la cui progettazione dell’opera idraulica avrebbe potuto favorire la stessa progettazione della Lottizzazione dello zio, obiettivo questo portato avanti dallo studio tecnico dello zio del Satalino sin dal lontano 1984.

 “L’affare di famiglia” saltò in quanto lo studio tecnico D’Ambrosio dello zio e dei cugini del Satalino in raggruppamento con tale ing. Nicola Di Pierno, professionista quest’ultimo di numerosissimi affidamenti nel foggiano già escluso e denunciato per false dichiarazioni in altre gare d’appalto di progettazione di opere sul dissesto idrogeologico, perdeva la gara d’appalto di Grumo Appula risultando poi, casualmente, vincitore (l’ing. Nicola Di Pierno in raggruppamento) nella Gara d’appalto Lama est di Toritto il cui bando di gara era, casualmente, a firma dell’Ing. D. Satalino e del Rup ing. Nicola Crocitto del Comune di Toritto. Casualmente, dopo l’esito della mancata aggiudicazione della gara di Grumo Appula allo zio, il Satalino dopo aver parlato con lo zio, con il cugino e con l’ing.Nicola Crocitto, come dallo stesso riferito ai magistrati, si reca a denunciare presunti fatti che sarebbero accaduti, a dire del Satalino, molto tempo prima della denuncia stessa.

Dall’inchiesta giornalistica condotta dalla redazione di LeggiNoci risulterebbe che l’Ing. Domenico Satalino facesse politica con tanto di amicizie di gruppi e movimenti politici tali da vederlo addirittura come candidato al Consiglio Comunale di Bari nella lista “Italia in Comune” nell’anno 2019 (si veda foto allegata della lista dei candidati).

L’ing. Satalino nelle carte dell’inchiesta farebbe riferimento anche a lettere pervenute nei Comuni ed a questioni a sfondo di carattere politico con evidenza di alcuni nomi politici che potrebbero far tremare la politica regionale già negli atti della Procura della Repubblica.

Le lettere inviate nelle amministrazioni, talvolta casualmente anonime, secondo i rumors potrebbero essere volte a creare discredito nei confronti di alcuni operatori economici così da ottenere il duplice obiettivo di  indurre da un lato gli organi inquirenti ad effettuare indagini su questi, distogliendone l’attenzione rispetto a quanto poi accadrebbe realmente nei fatti e dall’altro orientare le valutazioni su altri operatori graditi e compiacenti agli stessi movimenti politici strutturati.

Tanto è bravo l’ingegnere Domenico Satalino che dopo Sannicandro di Bari, nel 2019 passa a responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Cassano delle Murge e, a fine 2020, prende servizio presso il Comune di Cerignola nel Foggiano.

Insomma, una serie di fatti, circostanze politiche, amicizie e parenti tecnici e tante contraddizioni che alimenterebbero non pochi dubbi nelle denunce dell’ ingegnere Satalino attualmente al Comune di Cerignola.

L’inchiesta di LeggiNoci proseguirà con approfondimenti in quanto le ombre e i dubbi emersi da questa vicenda porterebbero poi a fatti molto più complessi che vedrebbero al contrario fra gli altri il G. Conforti vittima di richieste estorsive anche da parte di militari sui quali indagherebbe la Procura di Lecce.

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