OpenCoesione, i liceali presentano il progetto ASOC sul Museo dei Ragazzi

NOCI – Attraverso un evento pubblico sul tema della trasparenza, della cittadinanza attiva e della digitalizzazione intitolato Dalla trasparenza ai dati aperti, passando per le opere pubbliche, lo scorso 29 maggio sono stati presentati presso l’auditorium del liceo scientifico L. Da Vinci di Noci, i risultati ottenuti dalla partecipazione di alcuni studenti al progetto ASOC e all’esperienza vissuta nella cornice di OpenCoesione.

OpenCoesione è l’iniziativa «di open government sulle politiche di coesione in Italia e si rivolge a cittadini singoli e organizzati, amministratori, tecnici e imprenditori dell’innovazione, ricercatori e giornalisti affinché tutti abbiano a disposizione dati e informazioni per valutare l’efficacia e la coerenza dell’impiego delle risorse delle politiche di coesione». Attraverso questa iniziativa è, quindi, «possibile scoprire quali progetti si finanziano, è possibile seguire il loro avanzamento ed anche sollecitare i processi di programmazione e attuazione attraverso iniziative di partecipazione e riuso». A questa iniziativa si affianca il già citato progetto di didattica sperimentale ASOC, acronimo di A Scuola di OpenCoesione, «rivolto alle scuole secondarie superiori di ogni tipo, che promuove principi di cittadinanza attiva e consapevole realizzando attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici attraverso l’impiego di innovative tecnologie di informazione, comunicazione e Data Journalism, lo sviluppo di competenze digitali e l’uso dei dati in formato aperto (Open Data), per aiutare gli studenti a conoscere e comunicare, con l’ausilio di tecniche informatiche, statistiche e giornalistiche, come le politiche pubbliche, e in particolare le politiche di coesione, intervengono nei luoghi dove vivono», come è possibile leggere sui siti ufficiali delle due iniziative.

«Sono molto contenta di essere qui perché si comincia a concretizzare un obiettivo al quale stiamo lavorando da alcuni anni» ha dichiarato Rosa Roberto, preside dell’istituto. «L’obiettivo è quello di trasformare conoscenze e abilità scolastiche disciplinari in competenze. Noi abbiamo raccolto una sfida, quella di elaborare un percorso progettuale in cui andavamo a saldare quello che era il lavoro tecnicamente svolto dai docenti all’interno dell’insegnamento della propria disciplina, con la cittadinanza attiva e con il concetto di trasparenza dei dati».

Così nasce la partecipazione al progetto ASOC, con un’idea in cui gli studenti hanno toccato da vicino la realtà del Museo dei Ragazzi, nata circa 10 anni fa e ancora in fase di completamento. «Abbiamo rivoltato il progetto come un calzino, cercando di capire quello che è stato fatto dall’amministrazione, portando il semplice avviso pubblico in una condizione di operatività reale, in una condizione reale del progetto».

Un lavoro suddiviso in più fasi, che ha permesso agli studenti una ricerca di tutti i documenti necessari «alla ricostruzione procedurale, amministrativa e finanziaria dell’intera progettazione e realizzazione del complesso polifunzionale». Inoltre i ragazzi sono stati protagonisti di una visita alla struttura, per poter vedere da vicino ciò che finora è stato realizzato e le successive fasi per il completamento dell’opera.

Durante tutta la durata del progetto, gli alunni sono stati accompagnati dagli architetti Raffaele Roberto e Vito Leone, presenti all’evento insieme al sindaco Domenico Nisi e alla professoressa Elisabetta Martucci, responsabile del progetto ASOC. Inoltre, durante la manifestazione, moderata dalla professoressa Antonella Fiore, sono intervenuti Giuseppe Zileni, esperto di Open Data e tutti gli studenti della classe ASOC per presentare L’isola che… sarà, il nome del progetto sulla struttura polifunzionale denominata Museo dei Ragazzi.

Guardando al futuro, invece, l’obiettivo è quello di non abbandonare la struttura e, una volta operativa, saranno individuati alcuni ragazzi del liceo nocese, i quali gestiranno alcuni spazi all’interno del museo. Ci auguriamo che questo progetto possa diventare, in tempi quanto più brevi, una bella realtà funzionante e al servizio di tutti i cittadini.

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