NOCI – Sono Giuseppe Intini. Delazioni, calunnie, diffamazioni e altro ordito nelle menti buie inaffidabili di protofascisti hanno epurato il diritto di partecipare alla politica con le regole condivise. L’esclusione dalla votazione online parlamentarie, dopo aver compilato i moduli della candidatura, candidatura accettata, seguita dalla richiesta di inoltrare i documenti, carichi penali pendenti e il certificato penale del casellario giudiziale, ottenuti ed inviati prontamente. Candidatura conscia di aver conosciuto falsità e malafede durante le amministrative comunali del 2013 dalle violazioni e delazioni degli attivisti, ma inoltrata consapevole del mio percorso personale di attivista e soprattutto voler verificare senza filtri la veridicità delle parlamentarie.
Associato al disappunto e disonore sono apparse notizie di epurazione in massa eseguite dai portavoce nazionali, regionali e locali su mandato di Di Maio che indicava nelle sue interviste le ragioni per le avvenute epurazioni. Rispondo che non sono massone, razzista, omofoba, dileggiatore, persona che utilizza il web per offendere o istigare all’odio razziale. Non sono un odiatore seriale, misogino, e nessuna indecenza che possa ledere al decoro e onore di chiunque è nascosta nel mio passato. Non ho offeso nessuno, trasgredito norme, regole, leggi, attenendomi ai leciti dibattiti e al rispetto del prossimo, tanto da essere iscritto al movimento partecipando attivamente alla stesura di leggi, votazioni, manifestazioni, e settimanalmente al gruppo di lavoro della sanità, oltre che praticando il mio mestiere con eccellenza.
Quali siano le valutazioni precludenti la mia candidatura restano nel silenzio compiacente. La grave lesione di immagine scaturita dall’immotivata esclusione senza avere alcuna macchia per cui mi debba vergognare, anzi orgoglioso dei principi di giustizia, onestà, rispetto e dignità non per la prima volta posti a disposizione del prossimo pur traendone grave nocumento. Non aspetto scuse volte ad emendare il danno, giacché la politica non è commercio o usura, e una associazione politica è tale solo se democratica. Quello messo in atto è furto di democrazia, e con gli altri candidati esclusi saranno attivate comuni azioni legali e politiche.
Socialmente si è verificato il fluire facile tra sindromi comportamentali di massa, inconsapevolezza e approssimazione facilitata dalla memoria selettiva auto censurante, che farnetica invece che essere. Rimozione culturale seppellente il M5S del 2009 sostituito con il Blog delle stelle non più portatore degli interessi dei cittadini. Gli interlocutori sono diventati altri: imprese, banche, finanza. Prova lampante non sono solo i discorsi fluttuanti di Di Maio, ma il fatto che dalle piazze si è passati a fare incontri in hotel e teatri. La trasformazione del movimento in partito è avvenuta esattamente in concomitanza con le votazioni per le Parlamentarie, dove gli iscritti hanno subito il ricatto di non poter votare se non aderivano alla nuova associazione. Tempismo perfetto per impedire alla gente di capire quale truffa colossale era in atto. La truffa si scopre sempre dopo averla subita e mai prima, mentre il filtro di qualità ha accettato massoni, indagati e impresentabili!
Ora ogni ulteriore riflessione ha una valenza che va oltre la politica, e il mio testamento di cittadino è tale se resta funzionale alla distinzione tra umanità e schiavitù. José Saramago scrisse “Ho imparato in questo mestiere che chi comanda non solo non si ferma davanti a ciò che noi definiamo assurdità, ma se ne serve per intorpidire le coscienze e annullare la ragione”. Per questo ho immaginato di essere uno dei cittadini del suo Saggio sulla lucidità. In un paese e città senza nome si svolgono normali elezioni amministrative. Gli abitanti decidono di mandare un segnale forte, stanchi di una politica autoreferenziale, incapace di ascoltare. Si recano in massa alle urne per votare e compiere un gesto rivoluzionario, votano compatti scheda bianca. A me consona questa condizione, perché scomoda, eretica ma ultimamente coscienza lucida, in fratellanza con la vita e la mia intelligenza. Conosco i lati oscuri del potere e sulla sua gestione perversa, che non capirebbe l’irrazionale dilagare delle schede bianche come atto di rivolta dei cittadini nei confronti della spietata macchina dei gestori del potere. In verità agirò con la legale astensione partecipativa contrapponendomi alla politica ingabbiata nel suo infimo e abissale distacco dai bisogni del bene comune. Partecipare e svegliare coscienze significa anche disintossicarsi dalla cattiva politica, i suoi faccendieri e manganellatori, dalla devastante cecità di questa epoca terribile.
Arch Giuseppe Intini – Attivista M5S