NOCI – Il circolo locale del Partito Democratico sceglie la continuità. A seguito del congresso cittadino svoltosi domenica presso i locali della parrocchia Ss Nome di Gesù, Vito Plantone è stato riconfermato alla guida della sede nocese del partito che ha espresso il sindaco alle ultime amministrative del 2013. 100 i voti conquistati dal riconfermato segretario Plantone rispetto ai 94 del suo sfidante alla carica Natale Gentile, sindacalista già consigliere comunale; una scheda nulla e due bianche completano il quadro dello spoglio.
Le operazioni di scrutinio hanno preso avvio alle 21 dopo una giornata di votazioni e mozioni. I 197 votanti hanno scelto di proseguire il cammino già intrapreso 5 anni fa dal giovane segretario riconfermandogli il mandato, mentre la delegazione provinciale vede Pagano (93 voti), segnare il passo rispetto a Loiacono (77 voti), confermando la linea antirenziana emersa alle scorse primarie.
Ma non è stato tutto rosa e fiori. Alla mattina, durante la presentazione dei programmi e dei candidati, i volti dei protagonisti nonché quello del sindaco Domenico Nisi, erano molto tirati. Facce scure e poca voglia di parlare. Durante la presentazione delle mozioni tutti fermi in silenzio. Si registra la presenza di Mario Parchitelli e la figlia Assessora Lucia Parchitelli, Vincenzo Gentile (già dirigente aziendale di una impresa vicina alla famiglia Putignano e Piero Liuzzi), l’ex assessore Piero Plantone, Fabrizio Notarnicola (Capogruppo PD in Consiglio Comunale) e pochi simpatizzanti ad ascoltare quanto i due candidati avevano da proporre agli iscritti del PD. A fare capolino al seggio anche l’attuale assessore Natale Conforti, già candidato nella lista “Economia è Lavoro-Attività Produttive per Noci”, lista quest’ultima che sosteneva il candidato sindaco Stanislao Morea, ora alleato del suo ex sfidante Domenico Nisi alle scorse elezioni amministrative.
Nella mozione di Natale Gentile, carica di spunti di riflessione e visione strategica della comunità nocese, non sono mancate critiche e stoccate all’attuale dirigenza del partito arrivando a dire che «la sede del partito non deve essere la succursale del palazzo comunale». Poi attenzione all’ambiente, al sociale, e alle politiche del lavoro.
Di tutta risposta anche la mozione presentata da Plantone non risparmia frecciatine ad una parte del proprio partito: «Avete costruito la candidatura alla segreteria alternativa alla mia nell’ombra. – scandisce Palntone con voce ferma – I retrobottega sono diventati nuovamente protagonisti. Forse perché non potevate mostrare tutta la moltitudine che si cela dietro, ma state ben certi che ormai il quadro è totalmente chiaro. Potevamo condividere, analizzare, valutare, discutere e considerare. Avete preferito celare, nascondere, dissimulare e architettare».
Forse Plantone pensava ad una riconferma unitaria e plebiscitaria? A questo punto è diventata visibile una spaccatura interna al partito, più di facciata che di sostanza, considerato che entrambi i candidati si esprimono favorevoli per la riproposizione di Domenico Nisi quale candidato sindaco anche per le prossime elezioni amministrative del 2018.
Fatto sta che gli iscritti, seppur di pochi voti, hanno scelto di continuare nel solco tracciato da Vito Plantone, vicinissimo al Sindaco Nisi, il quale ora si troverà a dissimulare gli eventuali dissidi interni e a preparare il partito, “l’unico di sinistra”, alla campagna elettorale dell’anno prossimo.
Di seguito il testo della mozione del riconfermato segretario di circolo Vito Plantone: PD mozione Plantone congresso 2017