NOCI – La sicurezza è stata la prerogativa che ha dettato scelte e decisioni per organizzare la 18esima edizione di “Bacco nelle Gnostre”, evento dai grandi numeri tra i primi in Puglia a seguire pedissequamente la direttiva “Gabrielli”. Imponenti le misure di sicurezza imposte da Prefettura e Questura che ha coinvolto nel suo complesso circa 200 persone per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica.
Per le forze dell’ordine il numero maggiore di uomini dispiegati è stato quello dell’Arma dei Carabinieri giunti a Noci con l’XI Reggimento Puglia e il Battaglione Mobile di Napoli. Circa 60 uomini più i carabinieri locali ed il nucleo NORM di Gioia del Colle. I carabinieri hanno presidiato l’intero territorio comunale con uomini in sagra, nel perimetro centrale e 5 pattuglie a perlustrare le vie periferiche della città. Circa 20 uomini sono stati dispiegati dalla Guardia di Finanza di Bari giunta anche con una unità cinofila e della Tenenza di Putignano a cui è spettato il compito di controllare gli abusivi e l’eventuale smercio di sostanze stupefacenti. Grande lavoro anche da parte della Polizia Locale che ha dispiegato tutti gli uomini (seppur in numero esiguo) a disposizione ed ha chiesto la collaborazione di una pattuglia dei colleghi di Putignano che nella giornata di domenica hanno presidiato l’accesso in piazza Aldo Moro. Tantissimi gli steward dell’agenzia privata dislocati lungo le vie di fuga e i volontari. I Rangers di Putignano erano presenti con due ambulanze mentre erano circa 60 (30 per giornata) i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Fuori dal perimetro della sagra l’associazione Il Gabbiano gestiva il parcheggio della zona industriale. Questo imponente dispiegamento di forze ha mostrato una Noci blindata, segno della presenza dello Stato che, seppur a qualcuno potrebbe sembrare eccessiva, ha voluto rimarcare la propria presenza.
Tutto il meccanismo, che ha dovuto sostenere anche le due ordinanze emanate dal sindaco Nisi circa il divieto di somministrazione di bevande in contenitori di vetro o lattine e il divieto di esplodere mortaretti, ha funzionato bene, tuttavia ha messo in evidenza qualche sbavatura. Se da un lato le forze dell’ordine sono riusciti a tenere a bada gruppi di giovani giunti a Noci già ubriachi o con boccioni da 5lt di vino ed hanno fermato qualcuno trovato in possesso di sostanze stupefacenti, dall’altra parte si è notata una carenza sulle zone periferiche. Rispetto agli anni precedenti non vi era nessuno al presidio degli svincoli d’accesso alla città dalla circonvallazione, incustodito per la serata di sabato anche il parcheggio allestito al Nuovo Foro Boario, e nessun maxi schermo agli accessi per la sagra. Giusta la disposizione dei new jersey all’ingresso di via T. Siciliani e in via Repubblica e buona l’acustica dell’impianto di filodiffusione. Fortunatamente quest’ultimo non è servito per comunicare episodi spiacevoli.