NOCI – Si è svolto ieri sera in piazza Garibaldi il comizio di appello al voto del candidato sindaco Piero Liuzzi. Ad aprire il comizio è stato il candidato della lista Centro Democratico Francesco Intini che dopo aver ricordato la figura di Donato Bruno, ha affermato: «con quello che vedo in piazza qui stasera Noci ha già scelto di cambiare pagina».
Poi il suo lungo discorso incentrato su turismo, riqualificazione, sviluppo e associazionismo accomunati tutti da un detto che ricorda il cavallo di battaglia dell’amministrazione Liuzzi bis: “fare sistema”. Fare sistema tra i comuni del circondario per avere un turismo incentrato sulla territorialità, fare sistema tra associazioni per creare un forte movimento di piazza. In modo particolare Intini rimarca il bisogno di creare un’area turistica perché «chi ha parlato del rilancio del turismo è lo stesso che ha tenuto chiuso l’ufficio dedicato per 5 anni, è pura demagogia», dice Intini. A questo si allaccerebbe la ripresa del brand cittadino “Noci Città dell’Enogastronomia” e sviluppare il «salone del gusto permanente». Per lo sviluppo Initini si allaccia alla riqualificazione del centro storico e dell’area Macto da riconvertire in polo fieristico. Infine per il candidato consigliere la “Consulta delle Associazioni” è stato uno strumento vuoto, «bisogna mettere in condizione le associazioni di lavorare bene».
Con un lungo applauso ed un abbraccio prende la parola il candidato sindaco della coalizione Noci Insieme 2018 Piero Liuzzi. Apertura dedicata alla campagna elettorale: «il raziocinio delle persone deve prevalere rispetto alle becere polemiche, agli insulti, alla sconfortante parodia delle notizie inventate. È diventata un’arma impropria che è stata utilizzata per gettare discredito sulla gente e che si sta ritorcendo contro se stessa». Poi il passo dedicato al programma iniziando da giovani e occupazione. «La mia coalizione – dice Liuzzi – ha le carte in regola ma soprattutto ha le idee chiare su ciò che vogliamo fare già da domani. Bisogna avere l’umiltà di ricominciare da zero».