NOCI – È dedicato alla figura del cireneo l’incontro svoltosi giovedì sera alla chiesa di Santa Chiara in preparazione alla Santa Pasqua. Organizzato dal Comitato Processione dei Misteri in collaborazione con il servizio diocesano “Pastorale dell’Arte” in occasione del ventennale della processione, l’incontro religioso intitolato “Simone di Cirene: dalla raffigurazione al contemporaneo” ha voluto approfondire la figura di colui che ha aiutato Gesù a trasportare la croce verso la sommità del calvario. La figura del cireneo, V stazione della via crucis, è descritta nei vangeli di Matteo, Luca e Marco con connotati diversi. Anche l’arte si è occupata di offrire giusto valore al contadino «costretto» a portare la croce di Gesù.
Nel cammino storico-artistico descritto dall’architetto Piero Intini vi è stata una evoluzione iconografica della figura del cireneo in cui si è passati da una pittura “didascalica” al criterio concettuale di Lucio Fontana. Intini si è inoltre soffermato sul capolavoro del prete tedesco Sieger Köder che ritrae Gesù e Simone portare insieme l’asse orizzontale della croce. La silloge sul capolavoro contemporaneo di Köder ha introdotto all’intervento, di eguale importanza, di don Peppino Cito che ha invitato i fedeli a riflettere sul significato dell’aiuto prestato da Simone di Cirene a Gesù passando dalla parola «solidarietà» alla parola «sequela». “Se qualcuno vuole venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”. È il concetto da cui tutto è iniziato.
