NOCI – L’utilizzo corretto e misurato della parola può curare persone che attraversano momenti difficili della propria vita? È l’interrogativo posto alla base dell’incontro con l’autore organizzato dalla sede locale dei presidi del libro svoltosi venerdì scorso al Chiostro di San Domenico.
“Prescrivimi un libro” è il testo scritto dallo psicologo Angelo Urbano che raccoglie alcuni dei suoi incontri con i propri pazienti e racconta come questi abbiamo affrontato momenti difficili della propria esistenza attraverso l’utilizzo costante di lettura e scrittura. Attraverso le domande della collega Lorita Tinelli, nei panni di intervistatrice, il 37enne barese racconta di come l’esercizio passivo della lettura, e quello attivo della scrittura siano fondamentali per avviare un percorso di riavvicinamento alla vita. In taluni casi, come nel racconto di Francesco, l’esercizio combinato di lettura e scrittura ha portato ed evitare una fine tragica. Tra l’altro la biblioterapia è riconosciuta dalla scienza come strumento di riabilitazione.
Studi scientifici hanno dimostrato come, senza assumere farmaci, l’esercizio di scrittura e lettura abbassino la soglia di stress e abbiano altri benefici di carattere fisiologico. «La biblioterapia serve proprio a questo – spiega Urbano – a condividere l’emotività. Attraverso la scrittura è come se ci liberassimo di un peso interiore che limita la nostra azione sociale, attraverso la lettura ci possiamo immedesimare in un personaggio e rapportarlo alla reale esistenza. Questo duplice esercizio crea una specie di resilienza sia fisica che emotiva».
Alla fine dell’incontro il presidente della sede locale dei Presìdi Stefano Verdiani ha annunciato pubblicamente l’ingresso in associazione della stessa Lorita Tinelli e della dott.ssa Vincenza D’Onghia.