NOCI – È stato il Sindaco Domenico Nisi, in qualità di delegato Anci Puglia all’Agricoltura a fare gli onori di casa ieri, presso la sede regionale dell’Anci a Bari, per la presentazione del progetto “SIBaTer -Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre”, con il quale il Governo ha affidato proprio all’Anci il compito di supportare i Comuni del Mezzogiorno nello svolgimento delle funzioni attribuite dalla legge nazionale istitutiva di “Banca delle Terre” (art. 3 DL “Mezzogiorno” convertito in Legge 123\2017).
La misura prevede che i Comuni delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia pubblichino avvisi per l’assegnazione in gestione dei beni del proprio patrimonio immobiliare e di terre che risultino in stato di abbandono da lungo tempo, dopo averne effettuato il censimento. La concessione dei beni avviene sulla base di progetti di valorizzazione presentati da giovani in età 18-40 anni in risposta agli avvisi suddetti.
“Banca delle Terre” è, infatti, uno strumento che consente ai Comuni di creare opportunità occupazionali e di reddito per i giovani residenti, attraverso la generazione di proposte imprenditoriali di valorizzazione del patrimonio pubblico di terre e di immobili e l’incentivazione dell’imprenditoria giovanile sul proprio territorio.
L’occasione è stata utile, oltre a conoscere il progetto SIBaTer, presentato dal dott. Francesco Monaco, Area Mezzogiorno e politiche di coesione territoriale Anci e responsabile del progetto, anche a capire come la Regione Puglia si sta già muovendo in tal senso, grazie alla presenza del dott. Luigi Trotta, Dirigente Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e Ambiente della Regione Puglia. Tanti i Sindaci intervenuti, con l’intento di aderire al progetto e approfondire le modalità attraverso le quali sarà possibile dargli attuazione.
«Organizzeremo ulteriori incontri territoriali di approfondimento – ha annunciato il Sindaco, Domenico Nisi. – Al momento occorre creare un coordinamento per capire come armonizzare la normativa regionale con quella nazionale e individuare delle linee comuni di intervento, in modo tale da presentare ai Comuni informazioni chiare e univoche».