NOCI – Convocare un tavolo interprofessionale per affrontare con urgenza il problema del prezzo del latte alla stalla e salvaguardare i prodotti caseari pugliesi. Questo l’impegno scaturito dall’incontro tenutosi ieri mattina nella sede del Consiglio regionale su iniziativa del presidente della Commissione Agricoltura, Donato Pentassuglia e del consigliere Gianni Stea, al quale sono intervenuti una delegazione di produttori di latte di Noci, Putignano, Santeramo, Gioia del Colle, Mottola, Laterza e Martina Franca e i rappresentanti delle organizzazioni agricole (Coldiretti – Cia- Confagricoltura – Copagri). Presenti anche l’assessore Leonardo Di Gioia e il direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, Gianluca Nardone.
Una prima occasione di confronto, che come precisato dal presidente Pentassuglia, è preliminare all’istituzionalizzazione di un tavolo di concertazione da avviare sia in assessorato che in Commissione. Nodo della questione, il prezzo del latte, in merito al quale i due consiglieri hanno annunciato la presentazione di un emendamento ad hoc nell’ambito del Bilancio di previsione ieri all’attenzione dell’Aula.
Gli allevatori lamentano infatti un calo drastico del prezzo del latte ha raggiunto livelli inferiori ai costi di produzione. I caseifici pugliesi pagano il prodotto 36 centesimi al litro più la quota qualità che varia tra i 2 e i 3 centesimi. Gli allevatori chiedono pertanto che si raggiunga almeno il prezzo di 41 centesimi più la quota di qualità, dal momento che i costi di produzione si aggirano attorno ai 42 centesimi al litro. Istanza a cui si aggiunge quella riguardante l’urgenza di controlli maggiori sulla qualità e quantità del latte immesso sul mercato e sui prodotti semi-lavorati che vengono poi utilizzati per fare prodotti lattiero-caseari. Temi di grande urgenza, come riconosciuto anche dall’assessore all’Agricoltura Leo Di Gioia, che la Regione si impegna ad affrontare nelle sedi competenti, dal momento che afferiscono a materie di competenza nazionale ed europea.
“I passaggi in Commissione e le interlocuzioni con l’assessorato – hanno ribadito Pentassuglia e Stea – rappresentano pertanto uno step importante per la discussione e la definizione delle problematiche, nella quale saranno coinvolti tutti i soggetti interessati, tanto gli allevatori quanto i rappresentanti dei caseifici. Siamo certi che è interesse comune trovare un punto di intesa in modo da mantenere su livelli di eccellenza tanto la qualità del latte pugliese, quanto quella dei suoi derivati e da potere tutelare il consumatore garantendo genuinità e alta qualità nei processi di lavorazione”.