Prima vittoria casalinga per il Noci Azzurri 2006, Daddato: “abbiamo iniziato a raccogliere i frutti del nostro lavoro”

NOCI – Primo successo casalingo per il Noci Azzurri 2006, che la scorsa domenica si è imposto sull’Us San Vito 1923. Ottima la prestazione degli azzurri, che non lascia spazi agli ospiti, bussando alla loro porta per ben 5 volte con Daniele Recchia, capitan Sergio D’Onghia, Marino Masi e doppietta di Francesco Daddato. La compagine di mister Palazzo si porta così a 10 punti, conquistati in queste prime sei giornate di campionato, frutto di 4 pareggi e 2 vittorie. In cima al girone B, a pari punti, il Talsano Taranto e il Polmnia Calcio con un bottino di 16 punti. Ed è proprio in casa della capolista tarantina, che gli atleti nocesi saranno impegnati la prossima domenica, 3 novembre. In attesa del delicato match, ai nostri taccuini il marcatore Francesco Daddato (in foto di copertina) ci racconta la sua carriera sportiva, il suo esordio con la maglia del Noci Azzurri 2006 e tutte le emozioni di questa nuova stagione.

 

Domenica è stata colta la prima vittoria casalinga, con un roboante 5-0 che ti ha visto autore di una doppietta. Per te è il primo anno con la maglia del Noci Azzurri 2006, come ti stai trovando in questa nuova famiglia sportiva?

Domenica abbiamo iniziato a raccogliere i frutti del lavoro che svolgiamo in settimana. Sono molto felice per la vittoria e per l’atteggiamento positivo della squadra che mi ha dato la possibilità di realizzare la mia prima doppietta stagionale con questa nuova maglia. Come mi sto trovando? Hai centrato in pieno dicendo “famiglia”, perché questo prima di essere un gruppo di calciatori è una famiglia. Società, staff e mister hanno cercato prima di creare una famiglia, fatta di bravi ragazzi e poi di creare un’ottima squadra. Questo è un gruppo affiato, sincero e leale ed è la base per divertirci insieme e far divertire chi viene a vederci.

 

Andiamo un po’ indietro nel tempo: quando hai iniziato a giocare? Vuoi ripercorrere brevemente con noi la tua carriera sportiva?

Io ho iniziato fin da piccolo a tirare i primi calci al pallone alla Quercia, per poi trasferirmi l’ultimo anno di Allievi a Castellana dove insieme ai miei compagni abbiamo vinto il titolo regionale. In quella stagione avevo 15 anni ed ho fatto il debutto in Eccellenza. Proseguendo il mio cammino sono stato a Monopoli, sempre in eccellenza, che è una piazza fantastica dove ho avuto la fortuna di allenarmi e giocare con giocatori del calibro di Strambelli, Zotti, Montaldi, Lanzillotta, Amato, Anglani e dove il risultato di squadra è stato quello di vincere il campionato ed approdare in serie D. Purtroppo ho deciso di non restare per varie situazioni e sono tornato a Castellana, in Promozione, dove ho vissuto una stagione a livello personale fantastica: da under ho segnato 18 gol e mi sono tolto diverse soddisfazioni. In quell’estate sono stato molto vicino al salto al ritorno in Eccellenza con Casarano e Mola, ma ho scelto di sposare il progetto di Putignano, casa mia, dove tornava il calcio dopo tantissimi anni e la voglia di dimostrare a tutti quanto valessi mi ha portato a fare questa scelta. Tuttavia è stata una metà anno difficilissima, tra infortuni e varie situazioni che mi hanno poi portato a dicembre ad Alberobello, dove sono tornato a giocare sui miei livelli segnando in metà campionato 9 gol e aiutando il gruppo a salvarci. Da qui sono iniziati 5 anni stupendi, durante i quali ho realizzato 80 gol, sono diventato capitano di quella squadra e nonostante una retrocessione abbiamo avuto la forza di rialzarci e vincere un campionato di Prima Categoria, dove insieme ai compagni e un grande allenatore quale Vito Sgobba ho realizzato 30 gol. L’anno scorso avevo bisogno di nuovi stimoli ed ho accettato un progetto ambizioso quale quello del Norba Conversano. È stata una stagione molto travagliata con tante difficoltà ed  arriviamo a quest’estate dove avevo accettato un’offerta da parte del presidente Divella a Noicattaro, al quale ancora oggi vanno i miei ringraziamenti. Ma per problemi lavorativi dopo 5 giorni di preparazione ho deciso di lasciare ed è stato allora che mister Palazzo – con cui mi lega un rapporto speciale al di fuori del calcio – mi ha chiamato. Mi ha illustrato il progetto e le ambizioni di questa nuova famiglia: ha toccato i punti giusti ed ha riacceso in me quella voglia di mettermi in discussione. Per questo non ho esitato un attimo ad accettare. Il resto tocca a noi scriverlo.

 

Quale credi sia il tuo miglior pregio e il tuo peggior difetto in campo?

Dei miei pregi preferirei dicessero gli altri, mentre a livello di difetti sono certo di avere un carattere particolare, nel senso che in un gruppo ho bisogno di sentire la fiducia, di essere messo al centro del progetto per riuscire ad esprimermi come so.

 

C’è un modello a cui ti ispiri?

Giocatori preferiti diciamo che non ne ho, amo guardare il calcio e sarebbe troppo facile dire Messi o Ronaldo che al momento sono i migliori giocatori del mondo. Io cerco di rubare quello che si può vedendo partite, documentandomi e leggendo. In realtà non amo molto leggere, ma ho letto qualche libro di Ronaldo e Messi.

 

Veniamo alla prestazione di squadra. Come giudichi questo avvio di campionato?

L’inizio di campionato per quanto mi riguarda è positivo. Forse ci manca qualche punto nelle partite in casa, però tutto sommato non ci possiamo lamentare. Abbiamo lavorato bene in estate e sono certo che tra qualche settimana vedremo la vera squadra.

 

Quale reputi sia il maggior punto di forza del gruppo?

Sarò ripetitivo ma ho trovato un gruppo fantastico, disponibile nel lavoro e sempre pronto ad aiutare il compagno. Ho girovagato un po’ ma ad oggi penso che sia il miglior gruppo che abbia mai avuto e nel calcio più che le doti tecniche-tattiche è il gruppo che fa la differenza e io sono certo che con il gruppo potremo toglierci tante soddisfazioni.

 

Un messaggio ai tifosi.

Noci storicamente è stato un paese amante di calcio, ricordo quando ero più piccolo che venivo allo stadio e lo vedevo pieno di gente. Il mio auspicio è quello che la gente di Noci – così come sta facendo, ma anche di più – possa essere il dodicesimo uomo in campo, sostenendoci sempre, dentro e fuori casa. Per noi sarebbe fantastico avere qualcuno che ci sostenga sempre, ma dipende anche da noi: con i risultati dobbiamo riuscire a conquistare la stima e la fiducia della gente. Sono certo che ce la faremo, tra qualche domenica lo stadio sarà pieno e noi avremo una grande spinta.

noci-azzurri-2006

Leave a Reply

Your email address will not be published.