NOCI – Da giorni si parla di questa benedetta e tanto attesa fase due lasciando presagire, come molti affermano, che seguirà una fase tre quattro e…, prima lo accettiamo e prima andiamo avanti. Ma andiamo per gradi: per ora è necessario superare la fase uno fatta di restrizioni molto pesanti.
Ormai i cittadini sono al limite della sopportazione per cui, facendo leva anche sul calo dei contagi e dei decessi, bisogna ritornare a respirare quella libertà che, come sovente accade, apprezziamo quando non ce l’abbiamo. I timori di “ricadute” sono tanti ma Freddy Mercury avrebbe detto “The show must go on”: tutte le Istituzioni sono corse ad incaricare “esperti”, ora è il momento di giustificare quegli incarichi che penso saranno ben retribuiti. Uscite gli attributi e prendetevi le vostre responsabilità.
Mentre in altre nazioni si è già passati alla fase 2, in Italia si parte il 04 maggio per poi avere un progressivo ritorno alle normali attività nel corso del mese di maggio. Non illudiamoci che torneremo a fare le cose di prima ma prepariamoci ad una serie di nuovi comportamenti. Il cittadino deve partire dal presupposto che è in gioco la propria salute per cui il primo a curarla dev’essere egli stesso: mascherine, guanti e distanza sociale devono rientrare nelle nostre abitudini quotidiane come mangiare e dormire. Poi compito delle istituzioni dovrebbe essere quello di consolidare lo smart working: mi risulta che a Noci alcune aziende hanno fatto ricorso a questa modalità di lavoro con buoni risultati.
Anche le scuole si sono organizzate in tal senso e sembra che i risultati ottenuti trasmettano fiducia nel futuro. Anche l’accesso ai servizi comunali (stato civile e tutti gli altri uffici) deve essere potenziato in forma elettronica “da remoto”. Nella situazione in cui ci troviamo la tecnologia ci è stata molto “amica” ed oltre alle castronerie che si leggevano sui social dove tutti sembrano esperti di tutto, ci ha aiutato a colmare le distanze con famigliari ed amici con videochiamate o chatt di qualsiasi tipo.
Vanno ripensati gli orari delle varie attività in modo tale da non creare le cosiddette “ore di punta”. Vanno immediatamente permessi gli spostamenti singoli o a nucleo famigliare (non creano alcun problema) così come permettere lo jogging e le uscite in bicicletta. Vanno aiutati gli operatori della ristorazione ed i bar: il Comune, memore del fatto che sono tra coloro che hanno subito maggiori perdite/minori entrate, dovrebbe andare incontro eliminando il pagamento di alcune tasse per l’anno corrente e permettendo a tutti di sfruttare gli spazi esterni adiacenti l’attività, gratuitamente.
Si potrebbe iniziare in questo modo memori che il cittadino nocese ad oggi si è comportato in modo responsabile e secondo le norme imposte.