BARI – Nell’ambito del rafforzamento delle misure di sicurezza e controllo all’interno del Porto di Bari, attuato anche a contrasto dei traffici illeciti, i Finanzieri del Gruppo Bari unitamente ai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed a personale della Polizia di Frontiera hanno tratto in arresto due camionisti stranieri, uno di origine ucraina e l’altro bielorussa, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata.
L’operazione è scaturita dal controllo di un autoarticolato con motrice lituana e rimorchio danese, appena sbarcato nella locale area portuale dalla motonave proveniente dalla Grecia, traboccante di arance destinate in Danimarca, stipate ordinatamente all’interno della cella frigorifera.
L’attenzione degli operanti si è concentrata su alcuni elementi di sospetto che l’autoarticolato potesse essere utilizzato per traffici illeciti e che hanno consigliato l’esame dello stesso a mezzo di apparecchiatura radiogena SILHOUETTE SCANNER in uso la locale Ufficio delle Dogane, da ciò scaturendone l’immediata certezza del trasporto di clandestini. In tal modo, dopo aver spostato numerosi pallet di casse cariche di arance è stato individuato un piccolo spazio (pari a circa un metro quadrato) al centro della cella frigorifera, chiuso, nella parte superiore, con travi legno e ulteriori casse di arance, dove erano nascosti infreddoliti, tra poche coperte, due adulti iraniani e due minori afgani.
I quattro, apparsi provati, sono stati immediatamente soccorsi e adeguatamente rifocillati; i due adulti hanno fatto immediata richiesta di asilo politico, mentre i due minori sono stati affidati ai servizi sociali della città di Bari.
I due autotrasportatori su conforme parere deI Pubblico Ministero di turno presso il Tribunale di Bari sono stati tratti in arresto, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravato ed associati presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.