NOCI – Arriva a bordo di una nuovissima Alfa Giulia condotta da Giorgio Vinella, il magistrato emerito Raffaele Guariniello, giunto a Noci per parlare di sicurezza alimentare e reati contro la salute in un convegno intitolato: “Reati nel commercio alimentare – Società illecite o illeciti societari? L’Utilità dei modelli organizzativi”.
Pur avendo lasciato la magistratura l’anno scorso, il 75enne piemontese (è nato a Frugarolo in provincia di Alessandria), è un’icona della magistratura moderna. Durante la sua lunghissima carriera ha all’attivo circa 30mila inchieste tra cui il doping nel calcio, Eternit, ThyssenKrupp, Mucca pazza, Alfa-Fiat, cellule staminali. Sempre in prima linea nel rintracciare cause e responsabili di morti e soprusi.
Alla platea radunata a Masseria Bonelli lunedì pomeriggio, in massima parte composta da avvocati e imprenditori del settore alimentare, non risparmia battute ma incita a guardare alla giurisprudenza e al rispetto delle regole. Quando a commettere un reato è una società (quotata in borsa o di livello internazionale ma con sede legale in Italia) di chi è la responsabilità? Chi ne risponde delle condotte aziendali? È dal 2001 che esiste una legge specifica in materia: è il D. Lgs 231/2001 che analizza le frodi in campo alimentare e sanitario.
Il giudice, invitato dall’associazione culturale Plotto, ed introdotto dall’avv. Francesco Parrotta, ha elencato una serie di inchieste, come quella sulla “mozzarella blu”, e citato numerose sentenze di cassazione per spiegare a chiunque, erano presenti anche i vertici di NAS, Guardia di Finanza e Asl, che la magistratura non si muove più solo per assicurare alla giustizia i colpevoli ma anche a fermare eventuali attività illecite delle società, a difesa dei consumatori. Per questo è importante che le aziende si dotino del MOG (Modello di Organizzazione e Gestione) senza del quale i vertici possono incorrere in gravi sanzioni e compromettere l’attività aziendale.
Una lectio magistralis quella di Raffaele Guariniello frutto di anni di esperienza all’interno della magistratura e di studio specifico di casi legati alla sicurezza alimentare e salute pubblica. Studio che è confluito in un libro che si intitola “Codice della Sicurezza degli Alimenti”, edito da Wolters Kluwer, destinato a diventare un vademecum per imprenditori e avvocati.
