NOCI – “È stata una partita molto difficile, perché il Real Siti è venuto a Noci con l’intento di fare risultato. Non era facile portare a casa i tre punti ma noi ci credevamo, perché era l’ultima chiamata per la salvezza diretta: io e i miei compagni ci abbiamo messo sangue e sudore e per fortuna sono riuscito a trasformare un rigore molto pesante al 90’”. È questo il commento che il biancoverde Pier Giuseppe Salvati rilascia ai taccuini di LeggiNoci dopo la vittoria per 1 – 0 di domenica 10 aprile.
Una vittoria di misura in “zona Cesarini” che conta molto, che non stabilisce ancora tutto, ma consente ai biancoverdi di tornare a sperare. Speranze ampliate alla luce dei risultati degli altri match della giornata, in particolare la vittoria di misura (1 – 2) di Monte Sant’Angelo sulla Polimnia Calcio che con i suoi 35 vorrebbe tirarsi fuori dalla zona playout strappando la salvezza dalle mani del Noci. Noci che, attualmente a quota 36, domenica si giocherà la permanenza diretta proprio contro Monte Sant’Angelo con i suoi 34 punti e la voglia di scalvare i nocesi. Gli undici di mister Perillo dovranno vincere, o quanto meno pareggiare, contro gli agguerriti padroni di casa e augurarsi che la Polimnia, sull’insidioso terreno della terza in classifica, non faccia bottino pieno. Insomma tutte in lizza per la salvezza, sperando nella propria fortuna e nella sfortuna altrui.
Il biancoverde Salvati, oltre a commentare il match di domenica e il campionato che sta volgendo al termine, ci aiuta a comprendere meglio la delicata posizione che occupa oggi il Real Noci, in bilico tra la matematica permanenza in categoria e la zona playout.
Quanto conta, nell’ottica della salvezza della squadra, la vittoria di domenica 10 e il risultato della prossima partita?
Con la vittoria di domenica siamo fuori dalla zona playout ma mancano ancora novanta minuti prima della fine del campionato e si sa che nel calcio tutto può succedere, quindi non bisogna abbassare la guardia, ma continuare a pedalare. Ora ci aspetta una trasferta insidiosa, quella di domenica contro Monte Sant’Angelo e dobbiamo tornare con un risultato positivo per poter essere tranquilli della matematica salvezza.
La stagione non è stata particolarmente positiva e avete dovuto rinunciare al sogno playoff, pur in alcuni momenti molto vicino. A quali cause potrebbe ricondurre questo campionato che sembra descrivere una parabola discendente?
Beh sì, il campionato non è stato particolarmente positivo: all’inizio della stagione si inseguivano sogni di gloria e ora stiamo lottando per non retrocedere. Le cause sono molteplici, sicuramente alcune scelte sbagliate da parte della società in primis e in secondo luogo forse noi giocatori potevamo dare qualcosa in più.
Personalmente si reputa soddisfatto del campionato giocato? Pensa che in qualche modo o in qualche misura poteva far meglio?
Sì, io mi reputo soddisfatto avendo segnato 22 gol di cui 17 in campionato e 5 in coppa, però non bisogna mai accontentarsi e sicuramente in alcune circostanze potevo fare molto meglio.