NOCI – Nella prima mattinata della giornata di ieri, in concomitanza con il mercato settimanale, alcuni commercianti ambulanti hanno lamentato una situazione di disagio in merito alla raccolta dei rifiuti solidi urbani che ingombravano la centralissima piazza Principe Umberto. La raccolta dei rifiuti ha subito un ritardo perché al palazzo municipale si discuteva della staffetta tra la società Avvenire srl, già commissariata, e la Tradeco srl aggiudicataria della gara d’appalto indetta dall’ARO Ba/6. Risolto per gravi inadempienze il contratto con Avvenire srl, rimaneva in bilico il regolare svolgimento del servizio.
Dopo un vertice alla sede municipale tra l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Nisi, ed i rappresentanti delle due società del settore ecologico si è convenuto ad una transizione dell’operato. Non è dato sapere come si sono svolti i fatti di certo è che il sindaco Nisi pur di non far mancare il servizio di raccolta e salvaguardare l’igiene pubblica ha emesso un’ordinanza “contigibile e urgente” per cui ha ordinato ad Avvenire srl di non rimuovere nessuno dei cassonetti presenti sul territorio comunale e contestualmente di dare mandato alla Tradeco di effettuare il servizio raccolta secondo i medesimi meccanismi contenuti nel contratto con Avvenire srl.
In sostanza il sindaco inibisce ad Avvenire di rimuovere 366 contenitori per la raccolta indifferenziata dei rifiuti; 139 contenitori per la raccolta differenziata; 18 campane per la raccolta del vetro. Alla Tradeco invece viene affidato il servizio di raccolta rifiuti con l’uso del capannone del Nuovo Foro Boario di contrada Montedoro per un mese al costo forfettario di 50 euro al giorno. Qui la Tradeco ha la facoltà di organizzare il lavoro e parcheggiare i mezzi. Questo è il motivo per cui il servizio di raccolta dei rifiuti nella giornata di ieri è iniziato alle ore 8.30 salvo proseguire sino alle 18.30. L’ordinanza ha validità sino al 31 marzo 2016, ovvero la data presunta per la stipula del nuovo contratto la Tradeco srl in ordine alla convenzione ARO Ba/6 di cui il Comune di Noci fa parte.
Nel frattempo la società Avvenire srl non è rimasta con le mani in mano. A seguito dell’interdittiva prefettizia, la società con sede legale a Gioia del Colle ha inteso impugnare tutti gli atti e ha fatto ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale a cui ne ha aggiunto un secondo per “motivi aggiuntivi” in cui ha chiesto, per la decadenza contrattuale con i clienti sia pubblici che privati e un presumibile mancato guadagno, circa 600 milioni di euro. Il TAR ha rigettato la richiesta, ma intanto il Comune di Noci con una delibera del 2 dicembre scorso ha ritenuto opportuno difendersi chiamando in propria difesa l’avv Gennaro Notarnicola «già difensore dell’Ente nei giudizi introdotti dalla Soc. Avvenire dinanzi al TAR Puglia e definiti con esito favorevole per l’Amministrazione». Anche per l’ordinanza “contingibile ed urgente” emessa ieri dal sindaco di Noci Avvenire srl può fare ricorso al TAR, entro un limite massimo di 60 giorni.