NOCI – Ha vinto l’astensionismo. All’esito della consultazione referendaria sul proseguo dell’attività estrattiva di idrocarburi a ridosso delle 12 miglia marine la città di Noci ha partecipato con il 40,79%. 6.504 nocesi si sono recati alle urne per esprimere il proprio parere circa il quesito, ma non è bastato per raggiungere il quorum del 50%+1. A favore dell’abrogazione si è espresso quasi il 93% dei votanti nocesi, mentre il fronte del No si attesta al 7%. Un risultato più alto rispetto alla media nazionale del 31,18% ed in linea con la provincia barese e la regione Puglia seconda solo alla Basilicata, unica regione ad aver superato il quorum.
LE REAZIONI – All’esito dello scrutinio referendario, con molta amarezza da parte del fronte dei SI, si è scatenata sui social una vera e propria bufera contro gli astensionisti. Epiteti di ogni genere ed espressioni abbastanza colorite: si va da “Ma i milanesi che vengono in Puglia a trascorrere le vacanze sputano nel piatto dove mangiano?” al pugliese “Moc a mamt” che campeggia su una bandiera tricolore. A livello nazionale ha invece fatto discutere il tweet del deputato pd Ernesto Carbone che si chiude con l’hashtag “ciaone” facendo scatenare il dibattito all’interno dei dem.
POLITICA – Dibattito che ha coinvolto il premier Renzi ed il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano sui risultati del referendum. Ma anche la politica di casa nostra non è rimasta a guardare. Dalla delusione del M5S, agli attacchi facebookiani del consigliere Giuseppe Notarnicola, all’autocritica di Davide Montanaro (Gd), più di qualche politico nostrano ha lasciato sui social impressioni sul referendum.