Salvare Madre Terra

NOCI – “All’improvviso dal Caos apparve Gea, la madre terra, principio di vita e madre degli uomini e della stirpe divina, prima realtà materiale della creazione. Dopo di lei apparvero Eros l’amore; il Tartaro luogo di punizione delle anime malvagie; l’Erebo la notte.”

Enzo Bartalotta
Enzo Bartalotta

E’ un incipit inquietante, la madre terra che appare dal nulla, esattamente come quando nasciamo, sbuchiamo fuori dal nulla e ci troviamo difronte a nostra madre, la prima e forse unica grande bellezza. La bellezza della madre è senza pari. Nessun quadro o poesia può restituire il piacere del calore, odore e sapore del seno materno, per chiunque viene al mondo. Una madre in attesa è la vera bellezza della vita, in quanto vita stessa. È dalla madre che si genera l’Eros, inteso come forza che unisce. Eppure sulla più importante delle madri incombe Erebo, la notte.

È questo il senso profondo che intendo dare alla giornata per salvare il pianeta. In questi anni abbiamo smarrito il sentimento di amore per la madre e per la vita, aprendoci ad un lascivo consumismo. Corriamo, estraiamo (inquinando) dal sottosuolo le materie prime per correre più veloci. In questa folle corsa non vediamo chi ci sta accanto, né chi ci sta dentro: il Sentimento. Vogliamo andare da Roma a Milano in tre ore, e poi è impossibile andare da Noci a Mottola ogni tre ore. È importante avere tanti megawatt in casa, per alimentare la forza domotico-tecnologica-futuristica, e poi possedere macchine di grandi cilindrate, espressione di potenza fallico-narcisistica. È cambiato il paradigma della vita, adesso è “habeo ergo sum”.

Mi piacerebbe che tutti noi, attraverso la politica, adottassimo seriamente azioni redentive, per ritornare verso il sentimento, verso l’amore ed il rispetto della madre, madre terra. Cosa possiamo fare nel nostro piccolo?

  • Limitare le concessioni edilizie. Meno cemento, meno inquinamento, meno tangenti.
  • Promuovere con forza la conversione energetica, quanto meno pannelli solari e piccole pale eoliche sui condomini.
  • Monitorare la qualità dell’aria, dell’acqua e del terreno. Informando e sensibilizzando la cittadinanza.
  • Promuovere politiche di car sharing elettriche, ampliare le aree ZTL ed essere “feroci” nell’applicazione rigorosa del codice stradale, per cogliere la ricaduta del disincentivo a usare l’auto.
  • Ripristinare i bus cittadini, ad alimentazione Ibrida.
  • Impegnarsi al livello territoriale per potenziare i collegamenti, tramite servizio di mezzi pubblici. Non è vero che tutti abbiamo l’auto, molte persone anziane se avessero i mezzi pubblici non muoverebbero auto (inquinanti) di amici e parenti.
  • Avere un calendario periodico di tavole rotonde, convegni e formazione nelle scuole sui temi dell’inquinamento.
  • Disincentivare il consumo di carni rosse e di latticini. Gli allevamenti intensivi vanno rimpiazzati con allevamenti biologici e locali di carni bianche.
  • Togliamo i distributori di merendine (mangiamn a f’cazz) e bottigliette varie, almeno nelle scuole. Inquinano! Era così romantico bere alla fontane pubbliche.

È chiedere troppo? L’amore per la madre non è mai troppo!