NOCI – Davanti ad una chiesa del Ss Nome di Gesù stracolma di gente la banda cittadina “S. Cecilia-G. Sgobba” ha incantato con un concerto dedicato alla patrona dei musicanti e dei cantori. La banda da giro cittadina, presieduta da Vittorio D’Onghia con la direzione di Giacomo Lasaracina, ha dedicato tutta la giornata alla protettrice, dapprima suonando per le strade, e poi con la celebrazione di una santa messa ed un concerto.
Alle 18.30 la celebrazione eucaristica officiata da don Maurizio Caldararo ha visto tra i suoi momenti topici anche la benedizione degli strumenti musicali e degli stessi bandisti «perché quando si suona o si canta si esprimono le emozioni».
«L’emozione non è soltanto di chi canta ma anche di chi ascolta, l’emozione non è soltanto di chi suona ma anche di chi partecipa. – dice don Maurizio durante l’omelia – Santa Cecilia può essere per noi modello di vita perché ci aiuta a cantare la vita. Anche chi non è musicista o pensa di essere stonato canta alla vita, quando operiamo nella sua bellezza. Come quando si fischietta la mattina sotto la doccia oppure si ascolta una canzone e la si ripete per tutto il giorno. La stessa cosa avviene quando si accompagna una nascita, si raggiunge un traguardo importante, noi cantiamo alla vita». Il parroco chiude l’omelia citando il compositore Ezio Bosso: «la musica è come la vita, la si può fare in un solo modo, insieme».
Poi il concerto suddiviso in due parti. Nella prima il repertorio recita i canoni della musica interpretativa che accompagna la filmografia contemporanea: da “La grande porta di Kiev” della suite “Quadri da un’esposizione” di Modest Mussorgsky, al medley dedicato a Ennio Morricone con “Gabriel’s oboe”, “Giù la testa” e “Nuovo Cinema Paradiso”. Nella seconda il dolcissimo accompagnamento del piccolo coro di voci bianche della parrocchia con “Canto a te Maria”, “Dall’aurora tu sorgi più bella” e “L’ala di riserva”, quest’ultima con la partecipazione straordinaria di don Maurizio Caldararo come voce maschile solista.
