NOCI – Una festa ricca di iniziative quella appena trascorsa a Noci per rendere omaggio alla Santa e martire cristiana di Siracusa. La comunità parrocchiale della Chiesa Madre ha voluto celebrare Santa Lucia con tanti piccoli simboli in aggiunta al classico falò che da sempre ha riscaldato i nocesi in quello che, un tempo, era considerato il giorno più corto dell’anno.
Nonostante già dal 10 dicembre sono state celebrate Sante Messe e Rosari in attesa delle imminenti celebrazioni, è dal 12 dicembre, alla vigilia della commemorazione della Santa siracusana, che si sono concentrate la maggior parte delle proposte della comunità parrocchiale per rallegrare una delle tante serate nocesi a clima natalizio. Tanta partecipazione da parte dei cittadini si è riscontrata nella messa pomeridiana presieduta da S. E. Mons. Giuseppe Favale, vescovo della nostra diocesi. A seguire, si è svolta una fiaccolata con destinazione la piazzetta di via Principe Umberto dove il nostro Vescovo ha acceso e benedetto il grande falò allestito in occasione del Santo. «Questo falò è un segno, vuole richiamare tutti noi. Il fuoco è l’amore di Dio che deve raggiungerci. Quell’amore ricevuto in dono e che noi trasmettiamo agli altri. Che questa legna, che adesso inizia ad ardere, sia un richiamo a questa presenza del fuoco del Signore, della nostra vita. Portiamo nella nostra città e nelle famiglie di Noci l’incendio della carità di Cristo. Santa Lucia, la Santa della Luce ci invita a questo, ad essere portatori di luce, portatori del fuoco della carità, portatori della speranza. Lì dove c’è una sofferenza, lì dove c’è un’angustia, un’amarezza, portiamo la luce del Signore, la consolazione che viene da Dio. E questo incendio della carità di Cristo, facciamo sì che divampi sempre di più in ogni luogo, in tutte le case di questa città. E così sarà Natale, perché il Natale è l’amore di Dio che si fa carne e raggiunge tutti noi».
L’occasione è stata anche propizia per inaugurare l’accensione di un altro simbolo del natale, ovvero l’albero, allestito in Piazza Garibaldi. Non il classico abete, ma un albero formato di sole di sole luci che comunque ne richiama la forma. «E proprio in questa piazzetta la nostra comunità la ha accolto nella sua prima visita», ha avuto modo di dire il sindaco Domenico Nisi. «E in quell’occasione reciprocamente ci siamo detti che ci voleva un dialogo fecondo e che credo che questo dialogo fecondo ci sia stato», visto i tanti nocesi accorsi numerosi.
La fiaccolata è stata animata anche dalla musica di due zampognari, i quali hanno accompagnato i fedeli di ritorno alla Chiesa Madre dove si è continuato a far festa. È stato inaugurato il presepe, realizzato in anticipo rispetto agli altri anni, e, a seguire, i presenti hanno potuto assistere alla storia di santa Lucia animata attraverso la tecnica delle ombre cinesi. Infine, intorno al fuoco sul sagrato della Chiesa Madre, catechisti ed educatori hanno intrattenuto i passanti con il gioco della Tombola, con in palio numerosi premi, e, per non farsi mancare proprio niente, si potevano degustare delle buone frittelle e pettole con zucchero e miele.
Più sfortunato il giorno dedicato a Santa Lucia, dove la pioggia caduta nel tardo pomeriggio ha messo a rischio la precessione per le vie cittadine. Fortunatamente, una piccola processione è stata comunque effettuata fino al falò per omaggiare la Santa. Inoltre, nelle prime luci del 13 dicembre, è stato eseguito, sul sagrato della Chiesa Madre, il Pastorale a cura del Maestro Orazio Lippolis e la banda cittadina Santa Cecilia – Giuseppe Sgobba ha animato con la propria musica i due giorni di festa, oltre ai fuochi pirotecnici a cura della ditta Gioiese Fireworks di Goia del Colle e le luminarie installate della ditta Faniulo di Putignano.
Tutta la comunità parrocchiale e nocese si è, quindi, messa in festa, animando una (per fortuna) calda serata autunnale in attesa delle imminenti celebrazioni per il Santo Natale.