NOCI – Lo scorso 13 luglio, all’interno della splendida cornice del Chiostro delle Clarisse, si è svolta la presentazione del nuovo libro di Scipione Laera, moderata dalla giornalista Daniela Della Corte. A fare da sfondo ai due relatori sono stati quattro quadri realizzati proprio da Scipione Laera e raffiguranti alcuni degli scorci più belli di Noci, sia del centro storico che delle campagne.
Il volume realizzato è un vero e proprio dizionario del dialetto nocese, contenente circa 5000 parole tra vocaboli, verbi e riferimenti a modi di dire propriamente nocesi, arricchite da immagini del passato ritraenti scene di vita quotidiana nelle nostre belle campagne.
Le parole riportate nel libro sono frutto di uno studio sul campo, a diretto contatto con persone che ancora parlano quasi esclusivamente il dialetto e dalle quali l’autore ha attinto i vocaboli, riportati poi nel dizionario così come si pronunciano, suscitando però qualche disaccordo tra il pubblico.
«Ci sono voluti 16 anni di lavoro, tutti racchiusi in questo libro. È stata una sfida con me stesso per constatare se fossi stato davvero capace di portare a termine questo lavoro. Spero che i giovani possano trarne profitto e capire davvero chi siamo» ha raccontato l’autore.
Infatti, il libro è stato scritto proprio per le nuove generazioni che non conoscono il dialetto, specie alcuni termini oramai in disuso. Perciò, partendo dalla convinzione che il dialetto rappresenta le nostre radici, la nostra carta d’identità, Scipione Laera ha voluto trasmetterlo ai giovani, affinché diventino loro i nuovi possessori di questa grande identità, altrimenti destinata a svanire per sempre.