NOCI – Durante l’ultima campagna elettorale sono circolate diverse notizie infondate sul candidato Paolo Conforti, sia sui social network che di persona. A seguito di una serie di esposti effettuati dallo stesso candidato, la Procura della Repubblica ha iniziato ad individuare gli autori delle stesse. Le indagini hanno rivelato l’identità di chi si celava dietro un falso profilo, creato ad hoc per danneggiare l’immagine di Paolo Conforti durante la campagna elettorale. Venuti a conoscenza del grave atto, i genitori del ragazzo hanno voluto formulare le scuse pubbliche all’ingegnere Paolo Conforti, che ha accettato e rinunciato ad ogni rivalsa in sede legale. Il falso profilo è stato reso non più visibile.
Di seguito pubblichiamo integralmente la lettera firmata pervenuta in redazione di cui non si riporta il nome al fine di tutelarne la privacy come richiesto:
Nel periodo della campagna elettorale, mio figlio minorenne, attraverso un profilo facebook falso, al quale ha dato il nome “Antonio Lippolis”, ha diffuso frasi non corrispondenti a verità e lesive dell’immagine dell’ingegnere Paolo Conforti, candidato Sindaco durante la scorsa tornata elettorale.
Sento, dunque il dovere, in qualità di genitore, ma anche a nome di mio figlio, di chiedere pubblicamente scusa all’ing.Conforti.
Sono stati utilizzati,infatti, termini, a cui non ha dato il giusto peso,in virtù,probabilmente della non approfondita conoscenza degli stessi e conseguentemente alla divulgazione delle false notizie messe in giro in campagna elettorale.
I termini utilizzati hanno prodotto conseguenze che, a causa della sua giovane età, non erano dallo stesso prevedibili.
Le offese che ne sono derivate, oltre ad essere state lesive per l’immagine dell’ing. Conforti, hanno determinato una forte presa di posizione da parte nostra.
Con la presente, quindi, intendiamo, oltre che rinnovare le scuse nei confronti di chi è stato offeso, restituendogli dignità, dare una connotazione educativa a queste scuse, testimoniando i pericoli in cui i giovani possono incorrere utilizzando impropriamente taluni mezzi di comunicazione, onde evitare che altri in futuro possano diffondere infondate dicerie su persone per bene.
Lettera Firmata
Il genitore