NOCI – Anche quest’anno non poteva mancare “Settembre in Santa Chiara” la rassegna di conversazioni storiche, ormai giunte alla loro quindicesima edizione. Il primo dei quattro appuntamenti, svoltosi all’interno del Chiostro delle Clarisse lo scorso 8 settembre, intitolato “Noci, i grandi falsi storici”, ha voluto fare il punto della situazione su tutti i falsi miti e dicerie che inducono infondate credenze sulle origini del nostro paese. Ed è stato proprio questo l’intento di Pasquale Gentile, relatore di questo appuntamento: voler far aprire gli occhi ai nocesi, cercando, con prove certe e certificate, di spiegare come Noci sia nata, senza ricorrere a leggende e false datazioni. Proprio quest’anno il nostro comune, in collaborazione con la chiesa Madre, ha indetto un giubileo straordinario per festeggiare i 700 anni dalla nascita del paese, ricordando la data del 1316, oggi impressa sopra l’altare della Chiesa di Maria Ss della Natività.
Ma quali sono questi falsi storici? Conone e Narsete fondarono Noci? Il nostro paese è nato dalla distruzione dei casali di Casaboli e Barsento nel 1040? O fondata dagli abitanti di Mottola, dopo la distruzione della loro città, nel 1102? Ed infine, è vera la leggenda della creazione di Noci da parte di Filippo d’Angiò dopo aver ricevuto la grazia dalla Madonna? Sono queste le 4 domande a cui Pasquale Gentile ha cercato di rispondere nel corso della serata, sfatando il falso mito della nascita del nostro paese. A queste si aggiunge la storia delle tre miglia, concesse da Re Ladislao ai nocesi, nel territorio di Mottola e la falsa costruzione della chiesa di Barsento, a opera dei monaci di Sant’Equizio nel 591. L’interessamento dei tanti presenti ha delineato quanto i cittadini vogliano essere i primi a scoprire le proprie origini e le loro radici, cercando di scoprire la verità attraverso i racconti che li hanno sempre affascinati.
«Tutti siamo cresciuti con la leggenda del principe Filippo d’Angiò e del temporale. Attraverso queste rassegne ci poniamo l’obiettivo di recuperare la nostra vera identità», ha commentato Giuseppe Basile, coordinatore dell’evento, il quale ha anche presentato al pubblico una serie di opuscoli, a tiratura limitata, sull’identità e sulla memoria del nostro paese, realizzati in collaborazione con Pasquale Gentile. «Non potevamo non fare il punto della situazione sull’infondatezza della storia di Noci. Non potevamo farci sfuggire l’occasione di pensare alla nostra identità e proprio grazie a loro (gli storici, ndr) abbiamo l’opportunità di cresce e di scoprirne i tratti più significativi», ha commentato il primo cittadino Domenico Nisi, presente all’evento.
Il secondo appuntamento è fissato per venerdì 16 settembre, alle ore 18.45 sempre al Chiostro delle Clarisse, con “Spezie e farmacie in Terra di Bari” di Riccardo Riccardi.