NOCI – Come ogni trentun maggio che si rispetti, la protettrice del paese di Noci ha fatto ritorno a casa. Giovedì scorso, ultimo giorno del mese mariano per eccellenza, l’effige della Madonna della Croce è stata riportata in processione dalla Chiesa Madre al santuario campestre che la ospiterà fino all’anno prossimo. Come consuetudine, il quadro è stato accompagnato, tra gli altri, dai bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione.
Tanti i nocesi che hanno deciso di rendere un ultimo omaggio alla Madonna, partecipando alla Santa Messa all’aperto, prima di festeggiare con le tante prelibatezze preparate per l’abituale pic-nic nel parchetto adiacente al santuario. Tante le bancarelle che hanno affollato la strada provinciale che conduce a Castellaneta e tanti i cittadini che hanno deciso di passeggiare nei pressi della chiesa, complice il grande caldo che da qualche giorno ha invaso la nostra regione.
Novità di quest’anno sono le visite guidate alla grotta presente lì vicino e dedicata alla Madonna della Croce. Infatti, come la leggenda racconta, nella cavità è stato ritrovato il quadro che oggi veneriamo. Così Puglia Trek&Food, in collaborazione con l’associazione Young e la disponibilità del Miramonte Party, ha permesso, ai tanti nocesi e non accorsi numerosi, di far visitare la cavità.
«È stato un evento riuscitissimo» ci spiega l’instancabile Orazio P. Sansonetti, architetto e guida escursionistica. «Abbiamo portato in grotta più di 350 persone respingendone molte altre che volevano visitarla. Abbiamo ricevuto visite dalla provincia di Bari e dal tarantino. Siamo molto soddisfatti perché abbiamo dato la possibilità di far visitare un sito così bello dal punto di vista carsico. Un evento che sicuramente sarà ripetuto quanto prima, prendendo in considerazione anche altre diverse zone importanti di Noci, come le stupende masserie». Infatti, la valorizzazione del territorio è da sempre uno dei punti cardine di Puglia Trek&Food.
Dei festeggiamenti, quindi, che potranno essere ricordati a lungo da chi vi ha partecipato e che hanno unito fede, leggenda, storia e tradizione in una ricorrenza che da sempre ha fatto parlare di Noci e che sicuramente saprà farlo nei prossimi anni.