NOCI – La dinamica di propagazione e scelta delle notizie attraverso la televisione segue una logica tutta da decifrare. Questi giorni non vi è telegiornale o programma “pseudo” scientifico che non parli del coronavirus: si tratta di una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie, possono trasmettersi da persona a persona, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno i tempi possono essere anche relativamente lunghi. Le raccomandazioni comprendono il mantenimento dell’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.
E’ facilmente intuibile come nel periodo invernale, come quello che stiamo attraversando, ogni banalissima influenza provocherà allarmi esagerati. Comunque bisogna anche tener presente che in Italia i casi sono pochissimi e sotto controllo per cui la psicosi contro i cinesi ed il boicottaggio dell’economia cinese (supermercati, ristoranti..) è infondata. La tanto declamata “globalizzazione” comprende, oltre alla libera circolazione delle merci e delle persone, ahimè, anche la libera circolazione dei virus!
Fortunatamente in Italia, al di la del catastrofismo in cui siamo maestri, vi è un sistema sanitario d’eccellenza che ha permesso a tre ricercatrici “precarie” di isolare il virus in tempi record. Ed ora ritorno alla “dinamica” delle notizie: nel frattempo questo modo di fare notizia ha fatto passare sotto silenzio la “vergogna” della reintroduzione dei vitalizi per i parlamentari, la speculazione delle compagnie petrolifere che nonostante il crollo del prezzo del greggio non diminuiscono il prezzo dei carburanti alla colonnina, mentre aumentano immediatamente quando il prezzo sale, lo “scandalo” della Banca Popolare di Bari e tante altre notizie di cui non avremo che contezza nelle ultime pagine dei giornali.
E continuiamo a dormire e subire.