“Soffio”, il mondo fatato di Giacovelli

NOCI – Lo scorso 26 luglio, presso il Chiostro delle Clarisse, si è svolto un nuovo appuntamento con la sede locale l’associazione culturale I Presidi del Libro, in occasione della presentazione del nuovo libro del giovane scrittore, editore e politico locorotondese Paolo Giacovelli, già ospite a Noci nel 2016 per presentare “Il mio punto di vista”.

Soffio è il titolo della nuova creazione autobiografica di questo giovane scrittore, già presentato in tutta Italia, compresa Torino, in un tour di undici tappe.

Nel romanzo si narra la storia di un ragazzo che, spinto dalla voglia di abbandonare la freneticità e la superficialità del mondo reale, si rifugia in viaggio ideale in cui la sua mente lo conduce in un mondo ricco di natura, e tra animali e vegetazione vive la sua solitudine che gli regala innumerevoli emozioni, sia positive che negative, ignaro però della sua meta.

«L’essere umano è fatto proprio per abituarsi, quindi il protagonista si abitua a questo totale silenzio. Qui il tempo sembra essersi fermato e questo permette di trascorrere giornate intense, dando davvero valore al tempo. Oggi con la tecnologia riusciamo a fare tutto, però paradossalmente non abbiamo tempo» racconta l’autore, intervistato dalla moderatrice della serata Maura Carrelli, membro dell’associazione organizzatrice, che nel corso della presentazione ha letto alcuni passi del libro.

Nel libro predomina il concetto di “hic et nunc” (qui ed ora). Infatti, l’evasione in questo mondo fittizio rappresenta una presa di coscienza del mondo reale, poiché non è facile vivere in un mondo fittizio visto che bisogna distaccarsi dal passato, dagli affetti, dalla vita reale.

Inoltre, nel volume emerge un pensiero critico verso i ruoli sociali, che rispecchia l’ida dell’autore stesso. Infatti, come affermato dallo scrittore «non mi sono mai piaciuti i ruoli che ti identificano. Identificarsi secondo me significa sprecare ciò che di bello la vita offre. Fare tante cose è vita e proprio nella dinamicità ritrovo la mia stabilità, quando ci sono momenti bui e fermi invece, mi sento triste». Questa dinamicità raccontata dal giovane autore è rappresentata proprio dal soffio, simbolo cardine del libro che gli dà il titolo. «E’ il soffio dell’uomo nel mondo, è una vita, ed è vero perché basta una distrazione e la vita non c’è più. Ma per me è un soffio dinamico, forte, che ci induce a non mollare se si vuole raggiungere i propri obiettivi. Viviamoci le emozioni che il tempo a volte ci porta via».

Al termine della serata, l’autore ha assolto dubbi e domande del pubblico, autografando le copie del libro acquistate.

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