Sostanze dopanti: blitz dei NAS a casa di nocese

NOCI – Figurerebbe anche un giovane cittadino nocese nel lunghissimo elenco di 150 indagati della Procura della Repubblica di Padova in merito ad un presunto giro e commercializzazione di sostanze dopanti provenienti dall’estero. Nella maxi operazione intitolata “Rio Occulto” e condotta dai carabinieri del NAS di Treviso su tutto il territorio nazionale ci sarebbe anche il coinvolgimento di un cittadino nocese.

La settimana scorsa proprio gli uomini del Nucleo Antisofisticazione dell’Arma hanno perquisito la casa del giovane nocese trovando una ventina di scatole di sostanze dopanti comprate all’estero col sistema del commercio online. Secondo quanto svelato dal procuratore capo di Padova Matteo Stuccilli in sede di conferenza stampa, la maggior parte delle sostanze erano comprate online da diversi siti con server disposti in Portogallo. Dalla cittadina portoghese di Braga ogni giorno partivano decine di spedizioni soprattutto di una sostanza denominata nandrolone di cui in Italia è vietato l’uso e la commercializzazione. Stuccilli lancia un campanello d’allarme «per la pericolosità delle sostanze, in quanto si tratta di prodotti elaborati in strutture ignote con componenti non ad uso umano, ma veterinario o in fase di sperimentazione».

I NAS di Treviso coordinati dal comandante Vincenzo Nicoletti hanno documentato 1500 spedizioni di queste sostanze a 300 persone sul territorio italiano, tra cui figurerebbe anche il nocese, e 900 chili di farmaci per un valore vicino al milione di euro. Indagate 150 persone tra atleti dilettanti, titolari di palestre e società sportive. Agli arresti invece due persone, una di Ancona e una di Torino a cui i carabinieri hanno sequestrato complessivamente 400 fiale di nandrolone.

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