NOCI – Per chi non ha mai fumato una sigaretta e ritiene stupefacente una bella ragazza parlare di droga non è facile. Tuttavia poiché è una piaga sociale in crescita soprattutto tra i minori mi sono sforzato di “capire”.
La droga è un problema che affligge l’uomo da sempre, anche se esso ha raggiunto fasi elevatissime proprio nella nostra epoca, espandendosi e diventando una questione di dominio pubblico. Molti ragazzi, infatti, fanno uso di queste sostanze nocive per i più svariati motivi che possono essere la curiosità e la voglia di provare o la necessità di dimenticare, anche se solo per poche ore, la realtà poco soddisfacente che li circonda, rifugiandosi in un paradiso irreale e perfetto. Poiché questo problema è ormai conosciuto da tutti, e vi sono state fino a questo momento molte campagne di sensibilizzazione, qualsiasi persona è informata abbondantemente sull’ argomento e sa quali rischi apporta l’ assunzione di qualunque tipo di droga ma, ciononostante, il consumo cresce in modo esponenziale.
Il numero delle persone segnalate per consumo di droghe nell’ultimo biennio è cresciuto del 40%, ed in questo quadro, si conferma l’impennata delle segnalazioni dei minori che quadruplicano rispetto al 2015, inoltre il 30% dei detenuti entra in carcere a causa della droga. L’Italia è il terzo paese europeo in cui si consuma più cannabis, con il 33% della popolazione che l’ha usata almeno una volta nella vita. Difatti gli stupefacenti causano svariati disturbi: lo sdoppiamento della personalità, l’incapacità di reagire prontamente agli stimoli dell’ ambiente circostante, la perdita della cognizione spazio-temporale e alterazioni delle funzioni di alcuni organi molto importanti.
Un tossicodipendente in crisi di astinenza è un pericolo non solo per se stesso ma anche per la società poiché è disposto a tutto pur di ottenere quello di cui il suo organismo ha estremamente bisogno: rubare, aggredire e persino uccidere. Da ciò discende che è un problema che investe tutta la società per cui tutti dovremmo prestare attenzione soprattutto nei confronti dei minori i quali potrebbero ignorare le conseguenze di tali assunzioni. Oltre ai problemi di salute ben noti il minore dovrebbe sapere che, anche se solo consumatore di sostenze, il proprio nominativo viene segnalato all’autorità amministrativa che, in caso di richiesta di autorizzazione alla guida, potrebbe bloccare per un bel po’ di tempo il conseguimento della patente.
Ritengo che un ruolo importante lo ricoprano le famiglie che spesso “girano la testa dall’altra parte” quando i propri figli rientrano a casa “stralunati”. Anche i centri di assistenza vanno valorizzati e consultati senza la paura dell’onta di essere additati come “drogati”; tanto, in una piccola città lo si viene a sapere lo stesso.