NOCI – È stata una festa che per lunghi tratti ha omaggiato il cav Ciccio Ferulli, promotore e organizzatore per tanti anni della “grande festa di ottobre”, scomparso il 26 febbraio scorso all’età di 95 anni.
Anche il neo presidente del comitato feste Maria Ss del Rosario e Ss Medici, il parroco don Vito Gentile, durante la processione serale del lunedì lo ha voluto ricordare con un messaggio caloroso e carico d’affetto. Nei ringraziamenti il parroco della chiesa di San Domenico, dove sono allocati i Santi festeggiati, ha anche ricordato tutti i collaboratori del comitato, le autorità civili e militari, e quanti hanno contribuito all’organizzazione della festa.
Sempre in ambito religioso entrambi i vescovi Favale e Intini che hanno officiato le Sante Masse ma non hanno preso parte alle processioni, mentre durante la processione di gala della domenica mattina ha fatto capolino il neo assessore regionale all’ambiente Gianni Stea, affiancato dal sindaco e dalle altre autorità partecipanti al corteo. Rimane immutato il fascino della processione del lunedì sera con gli sbandieratori e la cavalcata con la sfilata dei cavalli di razza murgese.
Per quanto riguarda invece l’ambito civile, tantissime sono state le novità apportate dal comitato organizzatore. Ad iniziare dagli eventi musicali che si sono ben inseriti nell’ambito della festa come il concerto dell’ottetto di fiati del M° Mansutti e il Requiem Latinum eseguito dal coro Iubilus Scalae Virginis diretto da padre Gregorio Santolla osb della Madonna della Scala. Musica assoluta protagonista con tre bande ad accompagnare la tre giorni di festa ed un esperimento, ben riuscito, di accomunare la musica bandistica al balletto, come è successo nella serata di sabato quando sulla cassa armonica c’era la “S Cecilia-G Sgobba” e appena sotto le ballerine della Ballet School di Danica Pettinato.
Qualche domanda è stata sollevata in merito al posizionamento delle luminarie, “spezzate” tra la chiesa di San Domenico e piazza Garibaldi. Il quesito riporta alla memoria il vecchio dubbio sulla collocazione della festa, se questa sia di quartiere o dell’intera città al pari delle feste patronali. Tralasciando i dubbi e le domande, il cav Ferulli l’avrebbe desiderata così, grande.